CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Terrore a San Giorgio: "Adesso ti uccido". Spara alla compagna poi si toglie la vita

Vanessa Laura Anaya, 36 anni, cerca la fuga calandosi dal balcone. Afferrata dal vicino del piano di sotto, proiettile la colpisce alla pancia.

Terrore a San Giorgio: "Adesso ti uccido". Spara alla compagna poi si toglie la vita

Una vera e propria scena da film quella di ieri pomeriggio in una palazzina di via Acquedotto a San Giorgio su Legnano. Protagonista Sami Habib Quizena Garcia, 42enne colombiano che al culmine di una feroce lite con la compagna ha cercato di ucciderla a colpi di pistola. Prima le urla dopo una terribile litigata a casa di due anziani che la donna, Vanessa Laura Anaya, classe 1987, assisteva. L’uomo poi ha trascinato la compagna nell’appartamento a fianco dove vivevano da agosto a casa della sorella della stessa e del cognato, una guardia giurata. Ha quindi impugnato la pistola in possesso al vigilante per ucciderla. La donna in un impeto di disperazione ha tentato di calarsi dal balcone al terzo piano, trovando l’aiuto di un vicino di casa. "Sono uscito e c’era lui armato, che minacciava tutti. Dall’alto puntava la pistola. Ho visto poi che la ragazza si era calata dal terzo piano e mi sono sporto d’istinto per prenderla mentre ha cominciato a sparare – racconta il vicino-eroe che vive in un appartamento del primo piano –. Avevo la ragazza in braccio quando lui ha sparato due colpi, uno ha raggiunto la ragazza alla pancia". L’uomo, pistola in mano, ha quindi scavalcato il balcone dall’altro lato per fare irruzione ancora una volta nella casa dei vicini, dove ha raggiunto la camera da letto sparandosi alla testa. Una scena agghiacciante sulla quale adesso dovranno fare chiarezza i carabinieri. A casa della sorella, nell’appartamento a fianco, la guardia giurata non c’era. Il 42enne colombiano era riuscito a sottrargli la pistola, chiusa in cassaforte, aprendola con un flessibile. Un piano che l’uomo forse progettava da tempo, per via dei rancori maturati nei confronti della compagna forse per questioni di soldi e di gelosia. L’uomo, che era arrivato ad agosto a San Giorgio, non lavorava e passava la maggior parte del tempo a casa. Non ci sarebbero però stati fino a ieri segni evidenti di gravi problemi fra i due. Qualche litigio, quello sì..., ammettono i vicini.

Scossi ma incolumi i due anziani a cui la donna ferita faceva da badante, col figlio della coppia che ha subito raggiunto la scena della sparatoria spaventato che madre e padre potessero essere rimasti anch’essi feriti. Salvi i tre figli della coppia formata dalla sorella della donna e dal vigilante. E proprio la posizione di quest’ultimo, Mario Paolo Antonio, è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Il 46enne ha rilasciato dichiarazioni difensive ai carabinieri della Compagnia di Legnano, spiegando che l’arma era regolarmente chiusa in cassaforte. I militari stanno cercando riscontri alle sue dichiarazioni. La cassaforte, infatti, presenta segni di scasso. Effrazione che non può certo essere compiuta nell’arco di pochi minuti. Le verifiche mirano dunque a stabilire se il deposito blindato potesse essere già stato manomesso in precedenza. La guardia giurata sarà sentita dal pubblico ministero della Procura di Busto Arsizio Massimo De Filippo, che coordina l’inchiesta: rischia di essere indagato per omesso controllo dell’arma, anche se al momento non risulta iscritto. La 35enne è stata subito sottoposta a intervento chirurgico a Legnano. È grave ma stazionaria, ma non è in pericolo di vita.