Tentato omicidio di un pusher. Arrestati un uomo e una donna: "Lotta tra gang di spacciatori"

Le indagini partite dopo il ferimento di un marocchino il 5 marzo. Individuato l’esecutore materiale, lei lo avrebbe accompagnato.

Al termine di complesse attività di indagine, i carabinieri hanno arrestato due persone, un ventisettenne maghrebino e una donna italiana di 37 anni, residente in Valcuvia, coinvolte nel tentato omicidio di un trentasettenne maghrebino, con precedenti per spaccio, ferito con un’arma da fuoco a Caravate, all’anca e a una coscia, episodio che risale alla sera del 5 marzo scorso. L’uomo, ferito su una strada secondaria, sul retro di un cementificio, era stato soccorso e ricoverato al Circolo di Varese, quindi sottoposto a intervento chirurgico.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese e condotte in maniera sinergica dal Nor di Luino e dalla stazione dei carabinieri di Laveno Mombello, hanno chiaramente consentito di correlare l’accaduto all’attività di spaccio di stupefacenti nelle aree boschive e allo scontro tra bande rivali impegnate nel tentativo di controllo del territorio, dove si smercia ogni genere di sostanza. Le complesse attività di indagine hanno portato all’arresto il 23 aprile scorso della donna italiana, portata in carcere a Como: secondo la ricostruzione degli investigatori, la donna avrebbe accompagnato il ventisettenne in auto, in cambio di droga, concorrendo così nel reato di tentato omicidio.

Nello stesso giorno il ventisettenne maghrebino, che avrebbe un ruolo non marginale nella rete di spaccio, ritenuto l’esecutore materiale del tentato omicidio, è stato localizzato a Milano, tra i quartieri Lorenteggio e Giambellino, quindi fermato, arrestato e condotto in carcere a San Vittore. Indagini sono ancora in corso per individuare eventuali fiancheggiatori.

Rosella Formenti