Spot “blasfemo” di Amica Chips, insulti al rettore dopo lo stop alle vendite al Collegio Rotondi di Gorla Minore: “Bassa cultura media”

La decisione dopo la pubblicità con le patatine al posto delle ostie. Don Andrea Cattaneo dopo le critiche su Facebook: “Chi è chiamato ad educare deve saper prendere posizione, avere un pensiero libero e coerente”

Don Andrea Cattaneo e il bando delle patatine nel collegio Rotondi di Gorla Minore

Don Andrea Cattaneo e il bando delle patatine nel collegio Rotondi di Gorla Minore

Il rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore di Varese, don Andrea Cattaneo, è stato inondato da una marea di insulti sui Facebook dopo la decisione di bandire dalla scuola i prodotti Amica Chips a seguito dello spot pubblicitario in cui le patatine venivano offerte al posto dell’ostia. La decisione era stata presa ritenendo la pubblicità “offensiva e irrispettosa della nostra religione”.

Il rettore ha dovuto limitare i commenti sulla sua pagina e ha scritto: “Non posso tollerare insulti e maleducazione”. E ancora: “Chi è chiamato ad educare deve saper prendere posizione, avere un pensiero libero e coerente così da poter mettere nelle condizioni i giovani di scegliere liberamente”.

Commentando gli insulti che ha letto sul proprio profilo, ha scritto: “Mi soffermo e constato: la gente legge solo i titoli e non l'articolo. Il più risponde con frasi fatte e banali. Molti confondono la laicità dello Stato e il rispetto dovuto alla religione. Il livello di cultura media è sempre più basso. I leoni da tastiera scrivono senza pensare. Chi non sa cosa scrivere insulta. La libertà educativa non è tollerata e da fastidio”.

“Se un educatore non sa prendere posizioni o peggio ancora ha paura di prendere posizioni per non esporsi, non sta facendo il suo dovere – ha aggiunto –. L'educatore non deve temere il giudizio, deve cercare il confronto con quanti, usando intelligenza critica, dimostrano il desiderio di instaurare una dialettica costruttiva” e “deve invece dare il giusto peso alle polemiche generate da personalità povere di pensiero”.

Solidarietà al rettore è arrivata dall'assessore regionale della Lombardia alla Cultura, Francesca Caruso: “Esprimo la mia più totale vicinanza al rettore, in queste ore vittime di ingiusti insulti. Il suo gesto simbolico è un allarme che non può essere inascoltato”.