Oggi, 30 luglio, è l’ultimo giorno di presenza a Somma Lombardo per le suore Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli: dopo 184 anni lasciano la città e la loro casa, all’oratorio San Luigi. Suor Gabriella e suor Rosalba si trasferiscono a Pallanza, in una casa di riposo per anziane religiose, suor Paola in un’altra struttura della congregazione a Milano. Una decisione impossibile da evitare: la mancanza di vocazioni impedisce di mantenere aperta la casa in città.
A dare l’annuncio, il prevosto di Somma Lombardo don Basilio Mascetti, durante le messe. Si chiude dunque un lungo capitolo della storia delle suore Figlie della Carità, punto di riferimento prezioso, da 184 anni sempre accanto alla comunità, per dare conforto e assistenza. Una decisione inevitabile, come comunicato a giugno dalla Madre superiora provinciale di Roma, suor Maria Rosaria, con una lettera inviata al parroco, informando del momento difficile per la congregazione con la mancanza di suore per poter continuare il servizio a Somma Lombardo.
L’altro giorno in consiglio comunale, il saluto alle consorelle da parte del sindaco Stefano Bellaria e dei consiglieri comunali, da tutti parole di gratitudine per il servizio svolto. "Sono state una presenza importante, discreta, puntuale, amica per tante generazioni – dice il sindaco Bellaria, mostrando alcune fotografie storiche delle Figlie della Carità esposte in municipio –. Hanno garantito, preziosa, l’assistenza spirituale ma non hanno mancato di dispensare servizi per la comunità: per anni hanno gestito alcune classi dell’asilo, hanno offerto assistenza ai malati in ospedale, attive nella San Vincenzo e nella Caritas decanale. La loro partenza è motivo di tristezza, da parte della nostra comunità è profonda la gratitudine per la vicinanza che sempre hanno assicurato, il segno della loro presenza resta e ci accompagnerà".
Ci sarà un’iniziativa, fa sapere Bellaria, per ringraziare le suore per il loro servizio. Le consorelle torneranno a Somma il 15 ottobre per una celebrazione eucaristica e un momento conviviale. "Esprimeremo così la nostra gratitudine per tutto il bene che hanno seminato per tanti anni in questa città, in modo particolare verso gli ammalati e i poveri" ha detto don Mascetti.