Arnaldo Liguori
Cronaca

La strage di Stefania e Giulia Pivetta per mano di Alessandro Maja

Nella notte del 4 maggio 2022, con un martello, uccise la moglie e la figlia, ferendo gravemente anche il figlio Nicolò. È stato condannato all’ergastolo

Alessandro Maja e, a destra, Stefania e Giulia Pivetta

Nella notte tra il 3 e il 4 maggio 2022, in via Torino, Alessandro Maja, 60 anni, uccise a colpi di martello la moglie Stefania Pivetta, 56 anni, e la figlia Giulia, di appena 16 anni, mentre dormivano nella loro abitazione. Successivamente, aggredì anche il figlio maggiore, Nicolò, 23 anni, che sopravvisse ma riportò gravi invalidità permanenti.​

Il movente rimane oscuro: Maja non ha mai fornito spiegazioni convincenti, e le indagini hanno escluso difficoltà economiche come causa scatenante. Nel luglio 2023, la Corte d’Assise di Busto Arsizio lo ha condannato all’ergastolo con 18 mesi di isolamento diurno. La sentenza è stata confermata in appello nel febbraio 2024, nonostante la difesa avesse richiesto una nuova perizia psichiatrica, già respinta in primo grado.

Oltre alla pena detentiva, Maja è stato condannato a risarcire Nicolò con 900.000 euro per i danni biologici subiti e 200.000 euro ciascuno ai nonni materni per i danni morali. Il figlio sopravvissuto, presente a tutte le udienze, ha dichiarato: “Non lo perdonerò mai, ma vorrei incontrarlo per capire perché ha deciso di distruggere la nostra famiglia”.​

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