SARA GIUDICI
Cronaca

Saronno, "Via Roma da riqualificare senza abbattere i bagolari"

Così il neosindaco Airoldi dopo la sentenza per cui il taglio degli alberi rientrerebbe nella discrezionalità amministrativa. E il comitato: si salvi il viale

di Sara Giudici

"Coi tecnici comunali valuteremo tutti gli elementi: il progetto e la sentenza ma come ho detto diverse volte l’obiettivo è di riqualificare via Roma senza abbattere i bagolari. E’ una scelta politica". Sono le parole di Augusto Airoldi che ufficialmente, a poche ore dalla sentenza del Tar che ha respinto il ricorso presentato da un gruppo di cittadini e dal comitato Salva via Roma, ha confermato la propria intenzione di non tagliare gli alberi al centro di una lunga querelle cittadina. Tutto è iniziato nel gennaio 2019 quando l’Amministrazione aveva presentato un progetto che prevedeva il taglio di una ventina di alberi per riqualificare il marciapiede dell’ultimo tratto di via Roma.

Alcuni interventi di abbattimento erano stati realizzati ma dopo la petizione online e le prime passeggiate di protesta il comune aveva realizzato un nuovo progetto che prevedeva il taglio di tutti i sessanta bagolari e la loro sostituzione con carpini. Una soluzione che ha provocato la mobilitazione dei saronnesi che avevano chiesto un consiglio comunale aperto e organizzato nuove iniziative. Malgrado il grande coinvolgimento cittadino l’Amministrazione era rimasta sulle sue posizioni tanto che i saronnesi hanno deciso di organizzarsi in un comitato "Salva via Roma" che ha presentato il ricorso al Tar ottenendo una sospensiva dei lavori di abbattimento. Il Comune aveva ritirato la prima delibera e provveduto a emetterne una nuova contro cui era stato presentato un secondo ricorso. Dopo la discussione del 23 settembre il Tar si è espresso contro il ricorso per difetto di motivazione. "I ricorrenti – si legge nella sentenza – non dimostrano la manifesta irragionevolezza o l’esistenza di macroscopici errori". Insomma secondo il tribunale l’abbattimento dei bagolari rientrerebbe "nell’ambito della discrezionalità amministrativa". Una sentenza accolta con soddisfazione dell’ormai ex sindaco Alessandro Fagioli: "L’esito del ricorso dimostra la legittimità della scelta e del progetto - esordisce il leghista - tutta la partita giocata a livello propagandistico sostenendo che si trattava di un atto illegale è dunque smontata. È dimostrato altresì come la vicenda sia stata utilizzata per gettare fumo negli occhi alla cittadinanza sull’operato della mia Amministrazione". Fagioli, da sempre molto critico sull’azione del comitato rincara puntando il dito contro la protesta: "È stato veramente un peccato far buttar via così tanto tempo perché ad oggi i lavori sarebbero già stati completati con una riqualificazione importante per la via a favore di pedoni, portatori di disabilità e ciclisti, senza limitare le opportunità di parcheggio anche per i servizi della zona".

Di avviso diametralmente opposto gli attivisti di Salva via Roma: "Nel prendere atto della sentenza non possiamo che manifestare la nostra soddisfazione per aver anche indirettamente contribuito a un radicale cambio di passo della nostra città, in una logica di città più verde, più attenta all’ambiente, più sana e più vivibile nella quale gli alberi di via Roma continueranno a fare la loro parte". E il comitato spera nel nuovo corso: "Abbiamo ascoltato le dichiarazioni del sindaco Airoldi sul tema dei bagolari e confidiamo che, nell’ambito della discrezionalità amministrativa, la nuova giunta metterà in campo, tutte le azioni necessarie per il rifacimento dei marciapiedi mantenendo in vita il viale alberato, contemperando gli interessi e i diritti dei cittadini più deboli, dei residenti in via Roma, delle attività commerciali e di chi vuole percorrere la strada in sicurezza anche in bicicletta".