
Un fotogramma dell'aggressione a Saronno Sud
Saronno (Varese), 21 dicembre 2018 - Il ragazzo di 22 anni accusato di aver violentato una sedicenne lo scorso 23 settembre alla stazione di Saronno Sud aveva già abusato di una ventunenne nel 2016 in un parco a Gerenzano? È quello che dovranno chiarire i carabinieri della compagnia cittadina dopo che la seconda presunta vittima è “uscita allo scoperto” durante la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto?”.
La puntata in onda mercoledì sera ha dedicato un lungo servizio alla violenza avvenuta un paio di mesi fa nello scalo ferroviario di Saronno Sud e questo nuovo sviluppo. Partendo dalle immagini della videosorveglianza della stazione alle porte della Cascina Colombara è stata ricostruita la drammatica vicenda. Nel filmato si vede l’aggressore che segue la vittima mentre sale sul treno a Ceriano Laghetto. La ragazza, una sedicenne che stava rientrando a casa dopo un pomeriggio con le amiche, viene costretta a scendere alla stazione Saronno sud. Il ragazzo, più alto e grande di lei, la minaccia dicendole di avere un coltello e la costringe a seguirlo in un locale isolato dove abusa di lei prima di scappare a gran velocità.
È il capitano dei carabinieri Pietro Laghezza a ricordare come la ragazza in preda al panico abbia dato l’allarme ad alcuni viaggiatori. Da lì, poi, i rilievi dei carabinieri che hanno permesso alla scientifica di raccogliere su un maniglione antipanico impronte e Dna, che hanno portato a identificare l’aggressore. È stato grazie alla collaborazione dei carabinieri di Solaro che si è riusciti a rintracciare il ventiduenne indagato, un giovane senza fissa dimora ed occupazione.
Nato a Brindisi in Puglia, cresciuto in Veneto, da qualche tempo bazzicava nella zona ma è stato rintracciato solo quando si è recato a dormire a casa di uno zio a Rovello Porro. Gravitava spesso negli scali ferroviari saronnesi e soprattutto sulla tratta Saronno-Seregno dove non a caso ha trovato la sua vittima ancora minorenne. Sempre il capitano dei carabinieri ha sottolineato i precedenti guai con la legge del giovane, coinvolto anni fa in una vicenda di baby gang in Veneto, e evidenziato come il suo atteggiamento abbia spinto i carabinieri a credere che ci siano altre vittime. Una giovane di 23 anni si è rivolta alla trasmissione, raccontando di essere stata importunata dallo stesso giovane e di essere stata vittima di una violenza sessuale in un parco a Gerenzano.
La vicenda risalirebbe al 2016. È stata ricostruita dalla ragazza, che per lasciarsi tutto alle spalle dopo l’episodio si è trasferita in un’altra regione. Nel servizio vengono ripercorsi i dettagli della storia: dai primi scambi di messaggi intercorsi con il presunto violentatore fino agli abusi nel bosco, a poca distanza da un’amica che, pur avendola sentita urlare, non sarebbe intervenuta. Sulla vicenda faranno chiarezza le indagini dei carabinieri della compagnia cittadina.
Proprio i militari rilanciano l’appello già fatto il giorno dell’arresto del ragazzo accusato di violenza sessuale aggravata ai danni della minorenne: "Invitiamo chi ha avuto a che fare con l’indagato a chiamarci – ha concluso Laghezza - Senza timore di essere esposte o di subire minacce. Senza il coraggio delle persone che hanno subìto per noi è difficile capire cosa accade sul territorio". La violenza avvenuta nel secondo scalo cittadino ha suscitato molto clamore in città dove si è tornati a parlare del problema sicurezza di Saronno Sud e soprattutto dei due binari interrati dedicati alla tratta Saronno-Seregno.