SARA GIUDICI
Cronaca

Saronno, nuova casa per i pesci rossi

Troppo sofferenti nella vasca del monumento ai Caduti

I pesci rossi nella vasca davanti al Monumento dei Caduti

I pesci rossi nella vasca davanti al Monumento dei Caduti

Saronno (Varese), 3 ottobre 2018 - Sono stati accolti in acquari e laghetti privati gli oltre ottanta pesciolini rossi che quest’estate sono stati lasciati nella vasca del monumento davanti alle lapidi dei Caduti delle guerre, al cimitero di via Milano. Sono stati i volontari dell’Enpa a prendersene cura, trovando per loro nuove case visto che avevano non poche difficoltà a vivere nella vasca troppo bassa per ospitarli. I pesciolini erano comparsi a fine giugno dall’oggi al domani ed avevano subito suscitato tanta curiosità. Qualcuno ha ipotizzato che il cimitero fosse diventato una sorta di vasca dei pesci dimenticati, come quella allestita dall’acquario di Parigi per ospitare gli esemplari che i padroni non possono o non vogliono più tenere in casa.

In realtà ai saronnesi piace di più l’ipotesi di un omaggio ai propri cari defunti. Sono però ben presto iniziati i problemi. Molti pesciolini si sono ammalati e, malgrado la decisione dell’amministrazione comunale di posizionare una pompa per tenere pulita l’acqua, questa ha creato diversi problema per i pesci. Sono così intervenuti i volontari Enpa che, d’accordo con l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore ai Lavori pubblici Dario Lonardoni che ha seguito in prima linea la vicenda, hanno preso in cura gli ottanta esemplari rimasti nella vasca. Un intervento provvidenziale visto che il repentino sbalzo di temperatura e la poca acqua avrebbero potuto essere fatali ai pesciolini.

Quelli sani e forti hanno trovato casa in laghetti privati, dove si sono aggiunti ad altri esemplari, mentre quelli malati sono stati provvisoriamente posizionati in acquari di volontari Enpa in grado di prendersene cura fino alla guarigione. Proprio da loro arriva un monito: «La vasca del cimitero non era idonea a ospitare pesci rossi che, come tutti gli animali, hanno bisogno di spazi adatti e cure costanti. Speriamo non si registrino altri ritrovamenti: molti esemplari, non riuscendo ad adattarsi, sono morti».