Sale slot, a Saronno scatta il giro di vite

Controlli dei vigili e censimento dei locali che gestiscono il gioco

Un agente della polizia locale impegnato nei controlli

Un agente della polizia locale impegnato nei controlli

Saronno (Varese), 6 luglio 2019 - Il Saronese  si conferma sugli scudi nella lotta alle ludopatie e nell’attenzione per il rispetto delle norme che regolano il gioco d’azzardo lecito. Dopo Caronno Pertusella anche Saronno si è attivata con un nuovo giro di vite di controlli. Capofila di un’attività di controllo e censimento degli spazi per shot machine è stato il comune del sindaco Marco Giudici che primo ha optato per un’interpretazione più stringente della normativa sulla collocazione degli spazi da gioco (che ha superato anche un ricorso al Tar) e lo scorso gennaio ha disposto una serie di controlli ad hoc su tutte le attività presenti a Caronno realizzando una sorta di censimento.

Un'attività avviata in queste ore anche a Saronno. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Fagioli «ha ripreso i controlli della polizia locale volti al contrasto del gioco d’azzardo lecito e a un attento censimento delle attività commerciali saronnesi che gestiscono il gioco». Sul territorio comunale sono «34 le attività saronnesi che gestiscono slot machine, luoghi di interesse di persone dedite al gioco e potenzialmente affette da ludopatia». E in questi giorni sono iniziati i primi controlli. Salate sanzioni sono previste per gli esercenti che violano le disposizioni previste dalle leggi e proprio nell’arco dei controlli di questi ultimi giorni la polizia locale ha riscontrato, le prime violazioni che costeranno agli esercenti coinvolti mille euro. «Si tratta di un’importante opera di prevenzione che ha anche un aspetto sociale considerevole» ha dichiarato il sindaco Alessandro Fagioli. A scopo di prevenire ed arginare il fenomeno dilagante, la Regione Lombardia dal 2013, legiferando nelle materie riguardanti la programmazione del territorio, ha individuato alcuni luoghi definiti sensibili, stabilendo le distanze dagli stessi entro le quali è vietato istallare apparecchi per il gioco, prevedendo inoltre la formazione ad hoc per gli esercenti.