Gallarate, il ristorante Postporta riparte da chef Alessandro Garzillo

Lo storico locale del centro si affida all'allievo di Gualtiero Marchesi che ritorna nel suo Varesotto

Alessandro Garzillo (foto Andrea Dall'Osto)

Alessandro Garzillo (foto Andrea Dall'Osto)

Gallarate (Varese), 9 gennaio 2020 - Le loro strade si erano già incrociate 4 anni fa, ma solo per pochi mesi. “Non era il momento giusto, non ero pronto per la sua cucina”, ammette oggi Massimiliano Festa, il proprietario. Ora i tempi sono invece maturi e la ‘sua’ cucina, quella di chef Alessandro Garzillo, è ufficialmente di casa al Postporta, storico ristorante del centro di Gallarate impegnato in un ambizioso progetto di rilancio e che, allo stesso tempo, fa da sede all’Atelier di cucina dello stesso Garzillo, con corsi aperti a tutti.

A guidare l’impresa è appunto Massimiliano Festa, esperto ristoratore figlio d’arte e grande appassionato di vini, tanto da creare accanto al ristorante l’enoteca ‘Sa di tappo’ che vanta 500 etichette e fornisce così una ricca carta dei vini al ristorante. A condurre la battaglia in prima fila è stato chiamato Garzillo, allievo di Gualtiero Marchesi e già executive chef al Valentino Vintage di Milano. Un ritorno nel suo Varesotto, dopo le esperienze alla Locanda del lago di Ternate e al Gallione di Bodio Lomnago. “Sono contento di essere tornato in provincia”, afferma lo chef che è rimasto molto legato al territorio in cui è cresciuto, cercando sempre di promuoverlo e valorizzarlo a dispetto di una tradizione culinaria piuttosto modesta. “Ma qualche piatto tipico lo abbiamo anche qui – puntualizza lo chef – e soprattutto abbiamo tutta una serie di produttori, alcuni veramente di alto livello, in grado di fornire materie prime eccellenti. Ne ho contati addirittura 250, da Luino a Saronno, agricoltori e allevatori che producono carne, latticini, frutta e verdura. E’ giusto valorizzare il loro lavoro e così ho deciso di rifornirmi principalmente da loro: la carne, ad esempio, arriva tutta dal Piggy Market di Gazzada”.

Al Postoporta si trovano dunque diversi prodotti a chilometro zero o poco più, eccezion fatta naturalmente per il pesce; materie prime di qualità valorizzate dalla classe e dalla fantasia di Garzillo, chef che era arrivato a conquistare l’ambita stella Michelin. Una cucina di qualità e quantità: menu alla carta o in degustazione, ampia selezione di vini curata personalmente dal proprietario. Da gustare in un contesto di grande suggestione, seduti in un’antica corte settecentesca con ampio camino e volte di mattoni a vista, antica proprietà dei Borromeo.