
di Rosella Formenti
La grave crisi dell’aeroporto, conseguenza della pandemia, ha pesanti ripercussioni anche sul comparto delle pulizie: le aziende del settore, operative nello scalo, hanno messo sul tavolo 70 esuberi, alla scadenza della cassa integrazione, a metà novembre. Ieri un centinaio, tra lavoratrici e lavoratori delle imprese che hanno in appalto le pulizie a Malpensa, hanno partecipato a due presidi - assemblea, in mattinata e nel pomeriggio, davanti al Terminal 1, organizzati da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil trasporti, presente anche Adl e una delegazione di lavoratori sempre del settore delle pulizie degli ospedali di Busto Arsizio, Gallarate e Saronno.
"Il momento è drammatico – spiega Livio Muratore, segretario generale Filcams Cgil di Varese – L’attività dell’aeroporto è al 30%, il Terminal 2 è chiuso e chissà ancora per quanto, in questa situazione è fondamentale tutelare i posti di lavoro, attualmente ci sono 400 tra lavoratrici e lavoratori del settore pulizie in cassa integrazione a turno, ma le aziende hanno già messo sul tavolo 70 esuberi. Non è accettabile, i posti vanno salvaguardati, bisogna utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali, ordinari e straordinari, fino all’ultimo". Continua il segretario della Filcams: "Quando il Governo procederà alla proroga della scadenza della cassa integrazione, le aziende devono rinnovare l’intervento con gli ammortizzatori, non devono approfittare di scorciatoie per aprire procedure di licenziamento". La pesante crisi di Malpensa (al momento aperto solo il Terminal 1) coinvolge migliaia di lavoratori.
"La Regione – prosegue Muratore – deve occuparsi di questa situazione che rischia di peggiorare, se di nuovo ci si troverà a fare i conti con una grave emergenza sanitaria". Al centro della mobilitazione ieri anche il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro Pulizie- Multiservizi dopo sette anni. "Solo parole dalle associazioni datoriali – dicono i sindacati che hanno organizzato la manifestazione nazionale a Roma per domani. In concomitanza con la mobilitazione nella Capitale, a Varese, alle 14, davanti all’ospedale di Circolo ci sarà un presidio di lavoratrici e lavoratori del settore.