
L’assessore regionale Raffaele Cattaneo
Lavena Ponte Tresa (Varese), 5 ottobre 2019 - Italia e Svizzera uniscono le forze a tutela del fiume Tresa. Prende il via un progetto Interreg finanziato con fondi dell’Unione Europea che riguarda il corso d’acqua che segna il confine tra le due nazioni. Una zona soggetta in passato a forti criticità: una su tutte la frana del 2002 a Cadegliano Viconago, che comportò la chiusura della sp61 tra Cremenaga e Lavena Ponte Tresa per ben cinque anni.
Altri eventi franosi si sono verificati nel 2011 e nel 2014 e attualmente il versante presenta ancora dei movimenti all’estremo nord della montagna. Gli studi geologici recenti hanno ipotizzato diversi scenari futuri, che includono anche la formazione di un’occlusione della sezione di deflusso del fiume a seguito della frana, con il coinvolgimento dei pozzi ad uso potabile. Il pericolo estremo sarebbe quello di una tracimazione con conseguente ondata di piena, che porterebbe danni alle abitazioni e alla popolazione. Il progetto avrà quindi la finalità di realizzare una serie di interventi a riduzione del rischio idrogeologico.
«L’obiettivo – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Raffaele Cattaneo – è limitare i rischi e garantire anche la tutela di un’area di grande rilievo paesaggistico e ambientale». Un punto su cui ha insistito anche il presidente della Comunità Montana del Piambello Paolo Sartorio: «Ci piacerebbe che il tratto di fiume da Lavena Ponte Tresa a Luino diventasse un parco fluviale, con un’operazione di pulizia della boscaglia che darebbe anche più sicurezza, aprendo la visuale sul confine e limitando così le attività criminose». Una prima fase d’azione consisterà nell’esecuzione delle opere di monitoraggio della frana, e seguiranno poi gli interventi fluviali veri e propri. Per la parte italiana sarà impegnata l’Aipo, che realizzerà una rampa in prossimità della confluenza con il torrente Lisora. Un intervento che consentirà il passaggio dei pesci in un’ottica di compatibilità ambientale. Una struttura simile sarà posizionata più a monte sulla sponda svizzera da parte dell’Ufficio dei corsi d’acqua. Si avrà così un contenimento dell’effetto erosivo del fiume. «Questi interventi – ha spiegato il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino – potranno arginare quei fenomeni di piena che si sono verificati durante gli anni, soprattutto nei periodi di massime precipitazioni». I lavori saranno realizzati entro il 2022.