SILVIA VIGNATI
Cronaca

Piantalalì, pioppi e aceri. Un nuovo bosco urbano con 400 alberi anti-smog

L’area di 10mila metri quadrati è stata bonificata e restituita alla collettività grazie al progetto realizzato dal Comune con Ferrovienord e Trenord.

Restituire valore ambientale al territorio, tutelando la biodiversità e creando aree di interesse naturalistico. La rivoluzione green del sindaco Mirella Cerini e della sua giunta mette a segno un altro risultato. È giunto infatti alla fase conclusiva Piantalalì, il progetto di piantumazione avviato da Ferrovienord e Trenord, insieme al Comune e al partner scientifico Fondazione Lombardia per l’ambiente. Nel lotto fra via Piemonte e via Azimonti hanno trovato dimora 400 piante: carpini, tigli, noccioli, olmi, pioppi, aceri, farnie, biancospini. Essenze scelte con particolare attenzione, armonizzate con la vegetazione del vicino Parco Alto Milanese, che contribuiranno a ridurre l’inquinamento atmosferico.

Un’area di 10mila metri quadrati dunque bonificata e restituita alla collettività, un nuovo parco urbano. Sono state dapprima eliminate le specie alloctone invasive, come la robinia, e pulito il sottobosco. Quindi via alle piantumazioni. Costo complessivo dell’intervento: circa 50mila euro, a carico di Fnm, che curerà anche la manutenzione dell’area per i prossimi tre anni.

Il sindaco ieri mattina era presente con l’assessore all’Ecologia Claudio Caldiroli per un sopralluogo insieme ai tecnici, al presidente del Parco Alto Milanese Davide Turri e al consigliere Flavio Castiglioni. "Era uno spazio verde non curato, diventerà un luogo fruibile da tutti – ha detto –. In principio avevamo pensato a un’area verde attrezzata per lo sport, poi abbiamo sposato il progetto attuale: una riqualificazione che coniuga bellezza e rispetto dell’ambiente, che ci darà una città più sostenibile".

Tutta la porzione di territorio sarà migliorata: una pista ciclabile partirà dall’ex Mostra del tessile, costeggerà l’Istituto superiore Facchinetti, arriverà fino all’ingresso del parco. Il secondo cantiere di Piantalalì, che ha interessato circa 4mila metri quadrati, è in prossimità dei parcheggi della stazione, a ovest di via del Maggiolo: un prato alberato, costituito da tigli, aceri campestri, carpini e querce.

"Ringrazio l’amministrazione per questo intervento, che ci trova in totale sintonia – ha detto Turri –. È una riqualificazione strategica, un biglietto da visita per il nostro Pam. Era un terreno abbandonato, anche oggetto di occupazioni abusive. Diventerà un’area restituita al Parco, da un punto sistemico e paesaggistico".