
Un’immagine dell’inaugurazione della tangenziale di Varese (Archivio)
Varese, 8 ottobre 2020 - Ritorna ancora una volta di attualità il tema della gratuità della Tangenziale di Varese, l’autostrada A60, infrastruttura che fa parte del sistema viario di Autostrada Pedemontana Lombarda. Un tratto della lunghezza di 4,5 km per cui si paga un pedaggio di poco più di un euro. Un obolo che fin dal 2015, anno di inaugurazione, ha di fatto frenato il suo utilizzo da parte degli automobilisti, che hanno continuato a preferire la vecchia strada, ovvero la sp57, che le scorre a fianco ed è gratuita. Da anni i comuni della zona chiedono a gran voce l’azzeramento del pedaggio, ma nel frattempo nulla è cambiato.
Nel dibattito è intervenuto il sindaco di Varese Davide Galimberti, che in occasione della visita della Regione per la presentazione del Piano Lombardia ha suggerito di utilizzare parte del maxi programma di investimenti varato da Milano per rendere la tangenziale gratuita. Una proposta che Giuseppe Licata, sindaco di Lozza e rappresentante dei comuni varesini nel collegio di vigilanza di Pedemontana, sposa in pieno. "È un’idea condivisibile che appoggerò in tutte le sedi – spiega – mi riservo di approfondirla insieme al sindaco di Varese dal punto di vista tecnico e di coinvolgere gli altri comuni, in modo da utilizzare anche questo strumento per un obiettivo che da tempo perseguiamo tutti". Sulla necessità di rendere il tratto di Pedemontana gratuito insiste anche il sindaco di Gazzada Schianno Paolo Trevisan: "È un’istanza da noi sempre portata avanti, chiedevamo che fosse eliminato il pedaggio ancora prima che venisse aperta.
Per Gazzada Schianno è stata un’opera devastante, che ha peggiorato anziché migliorare la situazione viaria". Per il primo cittadino il cambio di precedenza a favore della tangenziale prima dell’innesto in A8 ha messo ancora più sotto pressione la viabilità locale. "Poche persone usano la tangenziale e nelle ore di punta si creano ingorghi verso l’autostrada – spiega il sindaco – molti preferiscono quindi girare verso il centro di Gazzada, creando ulteriori problemi nella zona del passaggio a livello". Rendere l’autostrada gratuita potrebbe cambiare le cose. "Una dimostrazione c’è stata nei primi mesi dopo l’apertura, nel 2015, quando la tangenziale era senza pedaggio: allora Gazzada Schianno ha respirato in tutti i sensi". Infine non bisogna poi dimenticare che la Tangenziale di Varese è tutt’oggi un’opera lasciata a metà. Il progetto originario prevedeva la realizzazione di un secondo lotto, ovvero la prosecuzione dell’A60 dalla Folla di Malnate fino al confine svizzero. 6 km che non hanno mai visto la luce, come l’atteso svincolo di Gazzada.