LORENZO CRESPI
Cronaca

Pazienti e familiari Uniti con Vicino@te

L’Asst Sette Laghi sperimenta nei reparti una piattaforma web per comunicare a distanza. E arriva la “Ferrari dei tamponi”

di Lorenzo Crespi

Per i familiari dei pazienti ricoverati in ospedale è sempre più difficile restare in contatto con i propri cari, a causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria che vietano l’accesso nei reparti. Un problema ancora più sentito in periodo di feste. Per questo motivo l’Asst Sette Laghi ha voluto fare un regalo di Natale ai familiari dei ricoverati: è stata attivata proprio in queste ore la sperimentazione di Vicino@te, una web app che rende più facili le comunicazioni tra parenti, operatori sanitari e pazienti. "Vicino@te – spiega Mario Fregonara Medici, responsabile Sistemi informativi dell’Asst – è uno strumento pensato per rispondere alla preoccupazione dei familiari di essere informati sull’evoluzione clinica del proprio caro ricoverato e all’esigenza dei parenti di far percepire la loro vicinanza anche da remoto".

La piattaforma consente anche ai pazienti che non hanno con sé uno smartphone o che non sono nelle condizioni cliniche di utilizzarlo di comunicare con i propri familiari. Oltre alla classica videochiamata si possono scambiare messaggi, dediche e foto di incoraggiamento. In questa prima fase sperimentale il servizio è disponibile solo in alcuni reparti degli ospedali di Circolo e Del Ponte a Varese e del Galmarini a Tradate. In seguito verrà estesa a tutti i reparti di tutti i presidi. Sempre sul fronte Covid-19 l’Asst Sette Laghi ha ricevuto un importante contributo, grazie alla fondazione Il Circolo della Bontà. La onlus ha investito le risorse di una raccolta fondi cominciata due mesi fa per l’acquisto di un macchinario dal valore di 80mila euro che consentirà di potenziare le attività del laboratorio di microbiologia. La “Ferrari dei tamponi” è il soprannome attribuito alla strumentazione, che permette di raddoppiare la capacità diagnostica e di migliorare la gestione e la refertazione automatica dei test. "Di fronte alla severità della seconda ondata abbiamo risposto a una richiesta prospettataci dal direttore generale – dice il presidente della fondazione Gianni Spartà – e lo abbiamo fatto seguendo gli insegnamenti di Giuseppe Zamberletti: non solo fare presto, possibilmente fare prima". E migliaia di donatori hanno raccolto l’invito.