LORENZO CRESPI
Cronaca

La minoranza attacca: "I Dem prepotenti. Via i tre presidenti"

Varese, lettera al prefetto: fuori i vertici delle Commissioni

Il presidente della Commissione 2 sul Bilancio Matteo Capriolo del Partito democratico

Il presidente della Commissione 2 sul Bilancio Matteo Capriolo del Partito democratico

La situazione politica a Varese è sempre più bollente, e non c’entrano le temperature afose di questi giorni in città. La normale dialettica tra maggioranza e opposizione si è fatta più tesa, tanto nelle ultime sedute del Consiglio comunale quanto in modo particolare nelle Commissioni. La riunione congiunta delle Commissioni 2 (Bilancio), 3 (Lavori pubblici) e 8 (Sicurezza) ha scatenato la dura reazione da parte delle minoranze.

L’incontro, che si è svolto martedì, aveva all’ordine del giorno la situazione degli alloggi comunali di servizi abitativi pubblici, come richiesto dalle opposizioni. Ma in apertura di seduta il presidente della Commissione 2, il dem Matteo Capriolo, ha proposto di rinviare i lavori a un’altra occasione in attesa di avere un confronto sul tema con Aler, per affrontare la questione con uno sguardo più ampio. Richiesta bocciata dalla minoranza, tanto che per arrivare a una decisione, dopo oltre un’ora di dibattito infuocato, si è giunti alla messa ai voti. A maggioranza si è deciso per il rinvio, ma la questione è tutt’altro che finita lì.

Ieri mattina infatti le forze di opposizione hanno inviato una nota firmata in modo compatto da tutti i gruppi: Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Varese Ideale e Per una grande Varese. Un testo in cui le opposizioni parlano di un "ennesimo atto di prepotenza da parte della maggioranza diretta dal Pd che, invece di favorire la partecipazione democratica, piega i regolamenti a proprio piacimento comprimendo i diritti delle minoranze (a loro dire così importanti…) per evitare di dare risposte ai cittadini sempre più esasperati". Da qui la decisione di rivolgersi al presidente del Consiglio comunale e al prefetto di Varese per chiedere la decadenza dei presidenti delle tre Commissioni. "Che hanno dimostrato – conclude la nota – di non essere adeguati allo svolgimento del ruolo e non riescono a garantire il regolare funzionamento delle Commissioni stesse".

Lorenzo Crespi