REDAZIONE VARESE

Donna uccisa a martellate, il marito non risponde al gip

Domani sera fiaccolata nel centro di Laveno Mombello per lanciare un messaggio contro la violenza

Roberto Scapolo

Laveno Mombello (Varese), 18 luglio 2016 - Si è avvalso della facoltà di non rispondere, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Roberto Scapolo, l’uomo di 46 anni che sabato scorso ha ucciso la moglie, Loretta Gisotti, colpendola alla testa con un martello nella loro casa a Laveno Mombello.

Difeso dall’avvocato Paolo Bossi, l’uomo è comparso questa mattina davanti al gip di Varese Stefano Sala. Resta quindi nel carcere dei Miogni di Varese. Dopo aver ucciso la moglie, Scapolo si è presentato nella caserma dei carabinieri e ha confessato. La coppia, che era in fase di separazione, all’alba di sabato stava per partire per la Toscana. L’uomo avrebbe dovuto effettuare alcuni lavori nella loro casa per le vacanze, nella zona di Piombino, per poi tornare nel Varesotto. Secondo le ricostruzioni, in seguito a un rimprovero della donna ha afferrato un martello dalla cassetta degli attrezzi che stava caricando in auto e l’ha colpita per tre volte alla testa, gettandosi sui di lei quando è caduta a terra per strozzarla. Per lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne domani sera, alle 21, si terrà una fiaccolata nel centro di Laveno Mombello. Organizzano l’iniziativa i sindacati Cgil, Cisl e Uil, l’Anpi e centri antiviolenza del territorio.