Occupazione: il 2023 anno record

Il 2023 ha visto un aumento significativo del numero di lavoratori in provincia di Varese, con un tasso di occupazione che si avvicina alla media regionale e supera quella nazionale. In particolare, si registra un notevole incremento dell'occupazione femminile e una riduzione della disoccupazione, con un miglioramento anche nella situazione giovanile e nell'inattività lavorativa.

Occupazione: il 2023  anno record

Occupazione: il 2023 anno record

Nel 2023 il numero di lavoratori in provincia di Varese ha toccato il suo valore massimo. Come emerge dai dati Istat elaborati dalla Camera di Commercio il totale degli occupati ha raggiunto quota 391mila. Una crescita di 15mila unità rispetto al 2022, mentre l’incremento sul 2018 è stato di 10mila lavoratori. L’ampliamento del mercato del lavoro ha portato a un innalzamento dei tassi di occupazione sia per la componente maschile che per quella femminile. Prendendo in considerazione la fascia d’età lavorativa 15-64 anni, il tasso d’occupazione varesino sfiora il 70%, allineandosi alla media regionale lombarda e superando di gran lunga quella nazionale (61,5%). Di particolare rilievo il rientro al lavoro delle donne: dopo il livello minimo toccato nel 2020 (56,2%) legato alle difficoltà dell’emergenza Covid l’occupazione in rosa risulta in risalita, fino al 61,7%.

Nonostante questo miglioramento rimane però elevato il gap con il mercato del lavoro maschile, pari a oltre 15 punti percentuali. Nel complesso si registra una diminuzione del tasso di disoccupazione, che a livello provinciale è sceso al 3,6%, in avvicinamento ai valori fisiologici e ben inferiore al dato nazionale del 7,7%. In miglioramento la situazione giovanile: il tasso di disoccupazione per la fascia 15-34 anni, attestandosi nel 2023 al 7,4%, è in diminuzione nel confronto con l’anno precedente (11,1%) e sostanzialmente allineato al livello regionale (6,9%). Infine diminuisce anche il tasso di inattività, che esprime la quota di persone che rinunciano a cercare un lavoro. Sono di meno i varesini che appaiono scoraggiati tanto da non cercare neanche un impiego. La loro percentuale è scesa dal 29,5% al 27,8%.

Lorenzo Crespi