ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Malpensa: ripresa lenta, ma si guarda al futuro

Dal -85% di traffico dell’inverno scorso al -37% di oggi: "Linate con le destinazione domestiche ed europee recupera più in fretta

La quota di voli intercontinentali penalizza Malpensa rispetto allo scalo milanese di Lina

Malpensa (Varese), 21 novembre 2021 - Il ritorno ai numeri preCovid è atteso tra il 2024 e il 2025: impossibile accelerare per lo scalo di Malpensa in lenta ripresa, dopo il duro colpo subito a causa della pandemia. Ad analizzare la situazione è Armando Brunini, amministratore delegato di Sea che, osservando i dati riguardanti il sistema aeroportuale milanese (Linate e Malpensa), sottolinea: "Rispetto al 2019, l’ultimo anno prima dell’emergenza Covid siamo passati da -85% dell’inverno scorso al -37% di oggi, con una notevole differenza tra segmenti di traffico e di aeroporti". La ripresa si avverte molto di più a Linate rispetto che a Malpensa, spiega Brunini: "Linate, aeroporto vocato a destinazioni domestiche ed europee, recupera più velocemente di Malpensa che aveva una quota importante di voli intercontinentali. È proprio questa la parte che più soffre e che tarda a riprendersi, ma i primi segnali anche lì si stanno vedendo , certo il 2021 resta ancora un anno negativo". Un segnale è l’aumento delle compagnie che ritornano a fare rotta sullo scalo varesino: le ultime in ordine di tempo sono Cathay Pacific, Latam, Kuwait Airways, con frequenze però ridotte rispetto al passato, un’ulteriore spinta arriva da Emirates, che da dicembre effettuerà il servizio sulla rotta Dubai- Malpensa- New York con l’A380-800 (aereo a due piani) e dalla riapertura delle frontiere Usa ai turisti. Intanto i dati, fortunatamente migliori rispetto a un anno fa: a ottobre a Malpensa sono transitati al Terminal 1 1.190.000 passeggeri contro i 478.165 dello stesso mese nel 2020, in piena pandemia, tra giugno e settembre, con la spinta dei voli estivi per le vacanze, sono stati 4.745.346 contro i 2.514.198 nell’estate 2020. Miglioramenti dunque ci sono anche se restano situazioni occupazionali precarie con migliaia di lavoratori ancora in cassintegrazione e alcune compagnie in gravi difficoltà, strette nell’incertezza, come Air Italy, vertenza che coinvolge 1366 dipendenti. L’auspicio di Brunini è che il prossimo anno veda consolidati i segnali di crescita, mentre, fa rilevare l’ad di Sea "il ritorno ai livelli preCovid ce lo aspettiamo tra il 2024-25". In attesa che il settore riprenda, sul fronte degli aeroporti Sea guarda al futuro e si prepara ad accogliere gli aerei con carburanti sostenibili in vista del 2035 quando è previsto il volo del primo velivolo a idrogeno. La società di gestione aeroportuale fa parte del progetto europeo "Olga" (Holistic green airport) che prevede un finanziamento di 25 milioni di euro per mitigare l’impatto ambientale del settore. Annuncia Brunini : "Costruiremo a Malpensa un piccolo impianto con Snam che inizialmente servirà per alimentare a idrogeno i mezzi a terra, ma è un primo passaggio per rendere disponibile l’idrogeno per gli aerei nel 2035". Per quanto riguarda la mobilità sostenibile Sea punta sugli "aerotaxi", veicoli elettrici a decollo verticale, obiettivo è essere pronti con i primi vertiporti e i voli sperimentali nel giro di 2 – 3 anni, in tempo per offrire il servizio,decongestionando il traffico nelle grandi città, in occasione delle Olimpiadi invernali Milano – Cortina. Intanto per alcuni lavoratori di Malpensa la pandemia ha portato a un peggioramento della condizioni con turni cambiati senza preavviso trasformandoli di fatto in lavoratori a chiamata. Usb Lavoro Privato e Cub Trasporti nel giorno del “Black Friday”, il 26 novembre, hanno indetto 24 ore di sciopero per i lavoratori di MLE-Bcube, azienda di logistica dell’aeroporto di Malpensa, in carico anche del magazzino Amazon dello stesso aeroporto.