Luino, gli sfollati dai palazzi sotto la frana: "Siamo disperati, fateci rientrare"

In Comune l’assemblea dei due condomini evacuati in via Creva 93. Venerdì un incontro con l’onorevole Andrea Pellicini per sollecitare il Governo sul dramma delle 26 famiglie

La frana che minaccia i condomìni di via Creva

La frana che minaccia i condomìni di via Creva

Luino (Varese) - Sono disperati i condomini dei due palazzi in via Creva 93 a Luino, evacuati dal 5 gennaio dopo la frana che ancora minaccia l’area in attesa degli interventi di messa in sicurezza. Una disperazione emersa nell’assemblea convocata l’altro giorno nella sala consiliare a Palazzo Serbelloni, alla presenza dell’amministratore condominiale Paolo Della Rossa, del dirigente generale di Camera Condominiale di Varese Andrea Leta, del sindaco Enrico Bianchi, del vicesindaco Antonella Sonnessa, degli assessori Elena Brocchieri (Servizi sociali), Ivan Martinelli (Sicurezza),Francesca Porfiri (Lavori pubblici) e del consigliere Giuseppe Cutrì.

Un confronto necessario a 20 giorni dalla frana per fare il punto della situazione, sempre più pesante e aggravata anche dal fatto che è difficile trovare abitazioni per le famiglie sfollate. Agli appelli lanciati dal sindaco Bianchi e dall’amministratore Della Rossa sono arrivate poche risposte quindi il problema di una sistemazione adeguata per i condomini evacuati resta da risolvere. "Le persone sono disperate – dice Della Rossa – la domanda angosciante, che toglie il sonno a tutti e che mi è stata rivolta in assemblea è “Quando rientreremo?” Nessuno può dare una risposta, non lo sappiamo, e nello stesso tempo addolora che queste famiglie non incontrino la solidarietà oggi urgente da parte di proprietari di appartamenti sfitti che potrebbero garantire l’aiuto necessario".

Ci sono anziani, ci sono persone con disabilità, situazioni di grande fragilità: "Dobbiamo aiutarli - ha proseguito il primo cittadino - e questo vuol dire trovare alloggi, senza che la disponibilità da parte dei proprietari diventi occasione per speculare sugli affitti, le persone sfollate stanno vivendo un vero e proprio dramma umano e la disperazione sta aumentando". Il sindaco Bianchi ha informato sui passi compiuti dall’amministrazione comunale: il primo sostegno economico per far fronte all’emergenza, l’ordinanza rivolta alla proprietà dell’area da cui si sono staccati i massi, sollecitata ad intervenire, la collaborazione con Regione Lombardia a cui sono stati richiesti fondi, l’appello per trovare alloggi e sistemare gli sfollati. Ha detto Bianchi: "Posso assicurare che da parte nostra stiamo lavorando con insistenza, facendo di tutto per sostenere chi si trova in difficoltà".

Venerdì 27 gennaio nel pomeriggio in Comune è in programma un incontro con l’onorevole Andrea Pellicini, la speranza è di poter sollecitare l’attenzione del Governo sul dramma che stanno vivendo 26 famiglie, da venti giorni sfollate, alle quali al momento non è possibile dare una risposta riguardo ai tempi del rientro nelle loro abitazioni che, frutto dei sacrifici di una vita, non vogliono diventino "palazzi fantasma".