Luino, resta l'emergenza: ancora sfollati dopo la frana di via Creva

Rilanciata la richiesta d’aiuto a chi possiede alloggi sfitti. Domani il caso arriva in Consiglio comunale

Lo smottamento di una parete rocciosa che sovrasta il quartiere di Creva a Luino

Lo smottamento di una parete rocciosa che sovrasta il quartiere di Creva a Luino

Luino (Varese)  - È trascorso un mese dal 5 gennaio, quando la vita di decine di famiglie residenti nei palazzi di via Creva 93 è cambiata in poche ore dopo il crollo dei massi dalla parete dietro al complesso residenziale. Gli inquilini hanno dovuto lasciare le abitazioni, minacciate da ulteriori distacchi.

Con gli sfollati che rilanciano l’appello: chi dispone di appartamenti sfitti, si faccia avanti. Da qualche giorno sono intanto cominciati i primi lavori di messa in sicurezza della parete che minaccia l’area dove negli anni Settanta sono stati edificati i palazzi evacuati. All’opera una squadra per bloccare le rocce pericolanti, operazione necessaria per mettere al sicuro le strutture di difesa già esistenti, come il vallo artificiale che il 5 gennaio ha evitato il peggio raccogliendo la frana, e la rete paramassi, danneggiata.

Un aspetto altrettanto drammatico: i costi degli interventi sono a carico degli inquilini e dei proprietari dell’area. I contributi per i lavori urgenti che potrebbero esseri messi a disposizione dalla Regione dovranno esserle rimborsati. I residenti valutano di recarsi al Pirellone per richiamare l’attenzione sulla vicenda, che domani arriverà in Consiglio Comunale con due interrogazioni del consigliere di minoranza Furio Artoni.