L’Ucraina martoriata Il corteo per la pace sfila a Canegrate "Basta morti e dolore"

Flashmob e testimonianze dei profughi davanti al municipio

Migration

di Christian Sormani

Un flashmob davanti al municipio con testimonianze e parole di pace contro la guerra in Ucraina. Una partecipazione commossa e silenziosa quella di giovedì pomeriggio all’evento creato per avere "piccole luci nel buio della guerra". Nell’anniversario del primo anno della guerra in Ucraina, mentre scendevano le ombre della sera, si sono susseguiti i pensieri ad alta voce dei presenti. Fra le testimonianze ha colpito quella di Nastia, profuga ucraina: contenta di avere trovato qui una nuova accogliente famiglia eppure desolata e infelice per la separazione dalla propria terra martoriata. Il sindaco Matteo Modica ha pronunciato brevi parole preoccupate per la persistenza del conflitto, rappresentando la volontà di pace condivisa da tutte le forze politiche: "Ad un anno di distanza siamo qui per rinnovare la nostra volontà di voler lavorare per la pace. Se il livello dello scontro si alza l’anno prossimo saremo qui a chiedere la pace e piangere morti, famiglie distrutte e persone che si porteranno per tutta la vita ferite interiori importanti.

Alziamo la nostra voce per combattere la rassegnazione e dire basta, che si inizi a parlare di pace in maniera concreta". L’evento è stato aperto da Sara Lurago, assessore alla cultura con delega alle politiche di pace: "Questa iniziativa è nata perché il comune di Canegrate è estremamente sensibile alla tematica della pace e lo ribadisce in ogni occasione possibile. La pace per noi è un valore da sostenere sempre e mai da considerare scontato. L’idea è semplicemente nata dalla nostra amministrazione comunale: siamo alla vigilia del primo anno dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, una guerra molto vicina a noi, ed è per questo che se ne è parlato così tanto e se ne continua a parlare, ma non bisogna dimenticare che nel mondo ci sono tantissime altre guerre e le guerre a prescindere sono sempre sbagliate".