Leggiuno, si spengono in anticipo le lucine del villaggio

Troppi visitatori, sicurezza dell’installazione a rischio

Visitatori in fila per il Villaggio delle lucine

Visitatori in fila per il Villaggio delle lucine

Leggiuno, 2 gennaio 2019 - Da ieri sera si sono spente le lucine di Leggiuno, in anticipo di sei giorni rispetto al programma, che prevedeva l’apertura fino all’Epifania. A venire meno sono state le condizioni necessarie per garantire la sicurezza dei numerosissimi visitatori, fatto che ha costretto gli organizzatori a prendere questo drastico provvedimento.

"Quest’anno è aumentato ancora l’afflusso e sinora abbiamo superato quota centomila visitatori. Inoltre, pochi giorni prima di Capodanno, abbiamo registrato ventimila ingressi in un’unica serata. La nostra capacità giornaliera tuttavia non può superare i sette/ottomila accessi e perciò in diversi sono dovuti ritornare a casa senza essere riusciti a entrare - commenta l’ideatore Lino Betti – Purtroppo finora sono rimasto da solo con i miei instancabili volontari a gestire la viabilità e la sicurezza stradale, senza ricevere aiuti dall’Amministrazione. Sono sempre stato disponibile a sedermi a un tavolo per condividere la pianificazione della logistica, ma non ho ricevuto l’appoggio degli enti pubblici".

I vigili, prosegue il 'mago delle lucine', "sono rimasti impossibilitati ad agire e ho deciso che non era più il caso di assumere questo onere, dato che avrei dovuto rispondere civilmente qualora vi fossero stati incidenti".

Le lucine, giunte quest’anno alla sesta edizione, hanno ormai risonanza nazionale, tale da catturare l’interesse anche di diverse persone residenti al di fuori della Lombardia, tramutando così il paese dell’Alto Varesotto in un borgo natalizio, capace di richiamare quotidianamente centinaia di turisti.

"La rassegna ha avuto una grandissima eco mediatica, tale da rendere necessario un intervento da parte delle istituzioni- chiosa Betti - purtroppo tutti vogliono il turismo, ma sono in pochi a voler creare le strutture idonee. Sono orgoglioso dei miei volontari, che sinora hanno gestito tutto con la massima competenza, ma va ribadito che è impensabile per un privato cittadino prendersi tutti questi rischi e perciò abbiamo deciso di adottare questa misura, pensando che fosse meglio agire in via precauzionale, prima che potessero accadere danni a persone o cose".

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