REDAZIONE VARESE

"La vita è diventata più comoda Ma mi mancano i miei compagni"

La “comodità” e le difficoltà tecniche. Ma, su tutto, la mancanza del rapporto umano diretto con i professori e, ancor di più, con i compagni. Claudia Marangi, studentessa dell’ultimo anno al liceo Legnani, ha nostalgia delle lezioni in aula.

Claudia, la didattica a distanza è tutta da bocciare?

"Per me ha vantaggi e svantaggi: bisogna ammettere che la vita di tutti i giorni è diventata più semplice. Non dovendo alzarmi presto per arrivare a scuola o prendere alcun mezzo di trasporto mi sveglio più riposata e pronta ad affrontare la giornata. Stando a casa lo stress è minore. Si avverte meno la pressione dei professori nonostante il carico maggiore di studio dell’ultimo anno. Inoltre quando vado a scuola torno a casa verso le due del pomeriggio e ho bisogno di un paio di ore per pranzare e riposarmi prima di cominciare a studiare. Ora questo problema non c’è".

Ma...

"Sarei una bugiarda se dicessi che andare a scuola non mi manca. È difficile non poter vedere di persona gli amici. In più i frequenti problemi di connessione mettono a dura prova lo svolgimento delle lezioni: capita che un insegnante nel bel mezzo di una video lezione sia costretto a disconnettersi".

Più preoccupata o dispiaciuta per questa situazione?

"Sono molto dispiaciuta di star trascorrendo il mio ultimo anno di scuola superiore in questo modo. Avrei voluto passare il più tempo possibile con i miei amici e compagni prima di prendere strade diverse, ma per il momento la didattica a distanza è la soluzione migliore per arginare, almeno sul fronte scolastico, la diffusione del virus".

Sara Giudici