La lettera d’addio di Rossella. Niente funerali, sarà cremata

La donna uccisa dal marito ha lasciato le proprie volontà in uno scritto che sarà analizzato

BONEMERSE (Cremona)

Sarà cremata Rossella Cominotti, la donna di 53 anni uccisa dal marito Alfredo Zenucchi. E lo sarà in un tempio crematorio di La Spezia. Non ci saranno funerali. Questo almeno ha scritto la donna nella lettera trovata accanto al cadavere e firmata sia da lei sia dal marito, missiva redatta con inchiostro rosso che dovrà essere sottoposta a perizia calligrafica e che al momento, secondo l’avvocato Alberto Rimmaudo, che difende gli interessi di Zenucchi, non si sa dove sia. "Nel fascicolo la lettera non c’è – ha riferito il legale – ma riteniamo che gli inquirenti sappiano dove sia, anche perché va fatta la perizia calligrafica sullo scritto per poterla attribuire con certezza alla Cominotti". Lo scritto è una specie di testamento nel quale la Cominotti annuncia di voler morire assieme al marito perché stanca di questa vita.

La novità risiede nella seconda parte della lettera. In essa la donna esprime la volontà che la sua salma venga cremata nel posto dove lei morirà, lontano da casa, dunque. In più dichiara di non voler alcuna cerimonia funebre. In merito alla fine che devono fare le sue ceneri, pare che non vi siano indicazioni. Quindi già oggi il pm Elisa Loris potrebbe decidere di liberare la salma e di dar corso alle ultime volontà della Cominotti. L’anatomopatologa ha già eseguito i suoi accertamenti e dal cadavere sono stati prelevati sangue e tessuti per verificare, con il Dna, la corrispondenza del sangue trovato sul rasoio con il quale Zenucchi ha ucciso la moglie e se al momento della morte la donna fosse sotto l’effetto di stupefacenti. Nella camera d’albergo gli inquirenti hanno trovato eroina.

Intanto l’avvocato Rimmaudo sarà mercoledì a Bonemerse per aprire l’edicola e dar luogo alla restituzione dei giornali al distributore Canesi, quest’ultimo presente con un suo legale. Dopo questo atto l’edicola cartoleria sarà messa in vendita e, come si auspica Luca Ferrarini, sindaco di Bonemerse: "Speriamo venga rilevata perché il paese ha bisogno di un’edicola cartoleria. In caso contrario dobbiamo andare fino a Cremona anche per comprare una biro o un quaderno e un giornale".

Pier Giorgio Ruggeri