
Summit a Varese tra Procure e vertici delle forze dell’ordine
Confronto l’altro giorno a Villa Recalcati al convegno “Il coordinamento nella prevenzione e repressione del traffico di sostanze stupefacenti nella provincia di Varese“, occasione per fare il punto della situazione riguardo la lotta allo spaccio, che ha bisogno di essere rafforzata con più uomini e mezzi tecnologici. Presenti i vertici della magistratura e delle forze di polizia della provincia. Tra i relatori, il procuratore capo di Varese Antonio Gustapane, il procuratore capo di Busto Arsizio Carlo Nocerino e il prefetto Salvatore Pasquariello.
"A Varese ho scoperto una modalità di spaccio diversa rispetto ad altre parti d’Italia – ha spiegato Gustapane – Qui l’attività di vendita degli stupefacenti avviene principalmente nei boschi ed è aggravata dall’uso delle armi. Tutto questo rende la lotta contro i pusher molto più complessa. L’attività di prevenzione e repressione richiede tecniche innovative, non bastano le perlustrazioni delle zone sensibili da parte delle forze dell’ordine". La tecnologia dà un contributo prezioso: l’esempio è quello del Comune di Varese con l’impianto di videosorveglianza di ultima generazione in piazza Repubblica, infestata dallo spaccio: le videocamere, supportate dall’intelligenza artificiale, servono a prevenire e reprimere il fenomeno. Ancora Gustapane: "Un esempio virtuoso che va ripreso da altre amministrazioni". Dunque supporto prezioso per le forze dell’ordine la tecnologia, come ha ribadito il procuratore di Busto Arsizio Nocerino: "Contro lo spaccio sarebbe fondamentale l’utilizzo di droni, utili per mappare i movimenti delle organizzazioni criminali. Lo spaccio si serve di un turn over continuo: le nuove leve arrivano dal Marocco, dove opera la testa del serpente, e ogni volta che vengono qui identificate tornano al loro Paese dove le sostituiscono. Ma è in Marocco che l’organizzazione ha il cervello e noi è anche lì che ci stiamo concentrando".
Importante poi il coordinamento tra le due Procure del territorio con 15 indagini anti-spaccio in comune. "La collaborazione e il coordinamento tra Procure e forze dell’ordine – ha sottolineato Nocerino – è uno degli elementi decisivi nel contrasto alla droga". Ma c’è bisogno anche di più uomini e più tecnologia, in particolare i droni sarebbero utili per individuare le postazioni dei gruppi che hanno preso possesso dei boschi nel Varesotto, dove tra il 2023 e il 2024 sono stati impegnati, come ha ricordato il prefetto Pasquariello, i corpi speciali di carabinieri, cacciatori di Sicilia, Calabria, Sardegna e Puglia con risultati positivi.
R.V.