La Consulta ha posto le basi dell’inclusività

A Legnano, la Consulta dei Nuovi cittadini promuove l'integrazione degli stranieri, affrontando le sfide linguistiche e lavorando per garantire servizi essenziali. L'obiettivo è dare voce alle diverse comunità e migliorare l'inclusività nel territorio milanese.

La Consulta ha posto le basi dell’inclusività

La Consulta ha posto le basi dell’inclusività

La Consulta dei Nuovi cittadini, una sorta di "parlamentino" creato per veicolare le esigenze degli stranieri che vivono in città, è una delle realtà che l’amministrazione di Legnano porta come esempio di integrazione e inclusività: creata nel 2023, è formata da cinque enti e da cittadini di nazionalità diverse, vale a dire Albania, Ecuador, Egitto, Honduras, India, Iran, Marocco, Romania, Senegal e Ucraina. A capo della consulta il presidente Ladi Vulaj (nella foto), dell’associazione Italo-albanese "Il Ponte dell’Unità". Ladi è arrivato in Italia nel 2000 e dopo un periodo a Firenze si è trasferito a Legnano 18 anni fa: qui con il fratello condivide una piccola azienda di trasporti.

Come sta funzionando la consulta?

"Quest’anno è servito per iniziare a portare in primo piano le esigenze degli stranieri che si trovano a vivere a Legnano e in questo territorio: abbiamo organizzato le prime iniziative insieme e si può dire che il nostro percorso sia solo ai primi passi, anche nella necessità di mettere insieme così tante voci diverse".

Ogni straniero ha un’esperienza diversa da portare, ma cosa bisogna mettere al primo posto tra le necessità alle quali assolvere?

"Sempre e comunque la possibilità di superare l’ostacolo della lingua: tanti stranieri trovano difficoltà al primo approccio anche per le richieste più semplici proprio perché, malgrado la volontà, negli uffici ai quali fare riferimento per ogni minimo servizio non sempre si trova la possibilità di interagire nella propria lingua. Su questo aspetto si deve continuare a lavorare".

In fatto di inclusività e integrazione a che punto siamo a Legnano e in questa parte del territorio del Milanese?

"Su alcuni servizi ci si è mossi con un certo ritardo rispetto alle grandi città, ma è innegabile che si stia facendo uno sforzo per recuperare il ritardo. D’altronde le necessità di chi arriva da un altro paese non sono diverse da quelle di tutti i cittadini: il diritto alla casa, a un lavoro dignitoso e alle cure sanitarie".

P.G.