SARA GIUDICI
Cronaca

La casa della diva Pasta? È un’altra

Sorpresa: la cantante non visse in via Padre Monti dove resterà la targa, ma in un edificio di piazza Riconoscenza

di Sara Giudici

Un lungo lavoro documentale realizzato nell’archivio parrocchiale e con l’archivio Zerbi ha permesso di scoprire un nuovo particolare sulla vita della cantante lirica Giuditta Pasta. La "diva" com’era nota la saronnese non è nata e vissuta nell’abitazione tra via Padre Monti e piazzetta Portici dove è da sempre stata posizionata la targa commemorativa ma in un edificio nella vicina piazza Riconoscenza. Ad illustrare la scoperta ieri pomeriggio in una videoconferenza Andrea Germi curatore del museo dedicato a Giuditta Pasta aperto nel settembre scorso a Villa Gianetti e l’assessore alla Cultura Laura Succi. "E’ interessante non solo la scoperta di questa novità ma anche il fatto - ha spiegato l’esponente della Giunta del sindaco Augusto Airoldi - che ci sia stata un’investigazione su questa nota saronnese, un bel risultato per l’intera città". "Non abbiamo trovato un documento che ha svelato la casa di Giuditta Pasta – spiega Germi – ma piuttosto con un attento lavoro di studio abbiamo raccolto una serie di documenti da diversi fonti che confermano questa notizia". In sostanza la famiglia di Giuditta pasta ha abitato in una casa signorile, che ha ospitato altre illustre famiglie saronnesi, all’inizio di via Riconoscenza dove attualmente si trova il bar il mago del caffè. Attualmente dello storico edificio non resta nulla visto che è stato abbattuto in una delle ultime riqualificazioni. Anche per questo, per la mancanza dello stabile la targa resterà sulla palazzina tra via Padre Monti e via Portici dove è sempre stata collocata. Lo stabile è stato recentemente riqualificato ma la storica targa è stata salvata e sarà riposizionata entro la fine dell’anno.

"Vogliamo riposizionarla nello stesso posto – spiega l’Amministrazione – sia perché la casa natale è andata distrutta e poi per ricordare l’impegno della Società di mutuo soccorso che aveva messo la targa in quel punto cercando per prima di valorizzare il legame tra Giuditta Pasta e la città di Saronno". Un ulteriore passo in questo senso è stato fatto con la nascita dell’associazione, guidata proprio da Andrea Germi, “Cantastorie Pasta diva“, per valorizzare il patrimonio del percorso museale creato con la collezione Cavallari (attraverso l’organizzazione di visite guidate on un team di una quindicina di volontari) e per far progredire le diverse possibilità di studio sulla vita di Giuditta Pasta da analizzare in campo musicologico e storico.