
Busto Arsizio, motivazioni e aspettative dei ragazzi selezionati dalla scuola. Mille chilometri con l’atleta cremonese che ha perso una gamba a 17 anni.
BUSTO ARSIZIO (Varese) "Voglio che chi non c’è più sia fiero di me, come anche chi ogni giorno fa di tutto per rendermi felice". Claudio, studente di terza (indirizzo turismo), si sorprende quando ripercorre il video motivazionale con cui ha presentato la propria candidatura. "La mia storia personale ha inciso, non pensavo di riuscire a raccontarla". Italo-siriano, nel 2023 ha perso un genitore e altri familiari a causa del terremoto. Per lui, selezionato tra i dieci ragazzi dell’Ite (Istituto tecnico economico) Tosi di Busto Arsizio (Varese) che a luglio parteciperanno alla seconda edizione di “Oltre l’impossibile“ - mille chilometri in bici da percorrere in Cambogia - "la vita ha ancora un senso profondo: rendere felici chi c’è, chi mi vuole bene. Volevo vivere questa esperienza per questo motivo".
Claudio potrà contare su una guida che ha dovuto fare della propria esistenza una sfida: Andrea Devicenzi. Oggi è un atleta paralimpico, un mental coach, scrittore e imprenditore. Quando aveva 17 anni, era un ragazzo del Cremonese con tanti sogni nel cassetto, finché un incidente stradale l’ha costretto a restare senza una gamba. "Ho perso una gamba, non la voglia di vivere" è il messaggio che Devicenzi ha affidato anche agli studenti del Tosi in quell’incontro del novembre 2023 in cui ha condiviso la propria rinascita. In quell’occasione è “nato“ anche il progetto “Oltre l’impossibile“ che l’anno scorso ha portato in Islanda i primi dieci studenti: 600 chilometri in bicicletta ripresi da un cameraman per realizzare un docufilm. Tra qualche mese, invece, sarà la Cambogia a mettere alla prova i dieci candidati che hanno convinto la commissione con le loro motivazioni.
Giorgia, 14 anni, è la più “piccola“ (classe prima): "Generalmente sono estroversa, ma quando mi trovo di fronte a esperienze e culture nuove divento titubante. È l’occasione per cambiare, vivere questa esperienza come se fosse tutto normale". Matteo, classe terza, indirizzo relazioni internazionali per il marketing, si aspetta di "diventare mentalmente più forte e determinato" dopo questa esperienza. "Mi sono candidato perché cerco di vivere tutte le occasioni che mi vengono proposte. La Cambogia, così distante anche culturalmente, mi attirava, così come il viaggio in bicicletta". Per Carlotta, la più “grande“ con Gabriele, la partecipazione rappresentava "un obiettivo, il mio sogno, qualcosa che sentivo profondamente mio". "Essere stata scelta è un’emozione indescrivibile, un’esplosione di gioia che mi riempie di euforia – dichiara –. Ma so che questo è solo l’inizio. Ora serve determinazione, impegno e forza di volontà. Ogni sacrificio sarà ripagato, ogni sforzo avrà un senso. Sono pronta a mettermi in gioco fino in fondo".