ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Inceneritore e futuro Via libera della Giunta al piano industriale da 111 milioni di euro

Neutalia, gestore dell’impianto ex Accam, ha illustrato ambiziosi investimenti

Inceneritore e futuro Via libera della Giunta al piano industriale da 111 milioni di euro

di Rosella Formenti

Approvato dalla giunta comunale di Busto Arsizio su proposta del sindaco Emanuele Antonelli il piano industriale di sviluppo per il periodo 2023-2047 presentato da Neutalia, la società (costituita da Agesp Spa, Amga Legnano e Cap Holding) che gestisce l’impianto ex Accam e che nei mesi scorsi ha illustrato il documento in vari incontri pubblici. Il piano prevede un programma di ambiziosi investimenti preordinati alla progressiva trasformazione secondo la società dell’attuale termovalorizzatore in un innovativo polo impiantistico dedicato al recupero di materia e di energia, con un sensibile incremento della produzione di energia elettrica e una consistente valorizzazione dei cascami termici, a beneficio della rete di teleriscaldamento, il tutto per un ammontare di 111,6 milioni di euro. Poiché il nuovo Piano Industriale prevede una durata fino al 2047, la giunta ha espresso parere favorevole all’adeguamento del contratto di concessione di superficie su cui insiste l’impianto fino al 31 dicembre 2047 quindi Neutalia corrisponderà al comune di Busto Arsizio la somma di 341.400 euro annui per tutta la durata del contratto. Il prossimo passaggio è in consiglio comunale per l’approvazione, è all’ordine del giorno della seduta del 13 luglio. Critiche arrivano da Emanuele Fiore, consigliere comunale (Gruppo misto) e tra gli esponenti del Comitato No Inceneritore che dichiara "Ancora aspettiamo risposte sull’indagine epidemiologica, fondamentale prima di approvare il nuovo piano industriale, invece noi consiglieri saremo chiamati a votarlo senza sapere gli effetti che 50 anni di attività hanno avuto sullo stato di salute dei nostri concittadini perché manca uno studio approfondito che completi l’indagine del 2016, che già aveva fornito dati molto preoccupanti". E preoccupazione esprime il Comitato No Inceneritore che dopo aver fatto rilevare il silenzio sull’indagine epidemiologica scrive in una nota " Vorremmo ricordare agli attori principali di questo affare, i comuni soci e società, che la loro natura è pubblica, e che oltre ai poteri che ne derivano hanno anche dei doveri nei riguardi della qualità della vita e salute della cittadinanza".