Gli appassionati di montagna non perdano l’occasione di incontrare il presidente generale del Cai, il Club alpino italiano, Antonio Montani. Sarà giovedì alle 21 nell’aula magna della Liuc-Università Cattaneo (piazza Soldini 5) tra i relatori dell’incontro "I cambiamenti climatici e l’economia montana del futuro, le scelte concrete del Cai". La serata è organizzata dalle sezioni Cai di Busto Arsizio, Castellanza, Legnano, Parabiago, Saronno. Con il presidente Montani interverranno Raffaele Marini (coordinatore del 101° congresso del Cai) e Rosita Lupi (Cai Lombardia). La conferenza, a ingresso libero, si concentrerà su alcuni temi emersi nel 101° congresso nazionale del Cai, svoltosi a Roma a novembre. Tra le varie tematiche l’organizzazione ha tracciato le linee guida per favorire un modus operandi sostenibile, anche praticabile, a favore della montagna nella sua complessa realtà ambientale, da preservare in tutti i suoi molteplici aspetti. Tre gli aspetti principali da cui muovere. Il primo è la consapevolezza che il capitale naturale di cui tutti gli esseri umani dispongono è costituito dalla flora e dalla fauna (beni viventi), dall’acqua, dall’aria e dal suolo (beni non viventi), che insieme forniscono le condizioni indispensabili per la vita sul nostro Pianeta. Il Cai ha nel proprio statuto fondativo il compito istituzionale di promuovere la conservazione e lo sviluppo dell’ambiente. Il secondo è una riflessione: la montagna è un luogo per estrazione filosofica libero, che non va frainteso con anarchico. Oggi è il momento di nuovi comportamenti. Il Cai dovrà promuovere questa linea, senza estremismi ma con fermezza. Il terzo si concentra sull’aspetto economico. La montagna non è solo svago è anche lavoro. S.V.
CronacaIl presidente generale del Cai al convegno sul clima