
Il “nodo” mensa scolastica . Da settembre nessun rincaro. Se ne riparla con il nuovo anno
Rispettando l’impegno che avevano preso con i genitori, dopo la protesta per l’aumento per il prossimo anno scolastico della mensa scolastica da 5,80 euro a 6,30 euro, il sindaco Emanuele Antonelli e l’assessore alle Politiche educative Daniela Cerana hanno incontrato di nuovo le famiglie e presentato la soluzione alla vicenda.
Dunque fino alla fine dell’anno nessun ritocco, il costo resta fermo agli attuali 5,80 euro mentre saranno introdotte nuove fasce con maggiori sconti dal 1° gennaio 2025 con il piano tariffario che verrà approvato con il bilancio preventivo.
L’incontro si è tenuto ai Molini Marzoli. "Vi siamo venuti incontro – ha detto Antonelli rivolgendosi ai genitori presenti– il vostro richiamo ci è servito". Nel mese di aprile, quando era scoppiata la protesta per il rincaro annunciato, sindaco e assessore si erano confrontati con i rappresentanti dei genitori delle diverse scuole cittadine e avevano assicurato l’impegno a individuare una soluzione che è arrivata. Da settembre dunque nessun rincaro, le famiglie continueranno a pagare come l’anno scolastico precedente e con lo sconto del 50% per il secondo figlio e la gratuità per il terzo. Dal mese di gennaio 2025 entrerà invece in vigore il nuovo piano basato su diverse fasce Isee e quindi con tariffe differenziate, che saranno definite quando sarà completo il numero degli iscritti.
Al momento queste sono le ipotesi: con Isee fino a 6000 euro (contro gli attuali 5000) si pagherà 1,80 euro, 4 euro da 6 a 12 mila euro di reddito e 5,80 come oggi da 12 a 20mila, 6,10 euro invece fino a 30 mila euro e 6,50 oltre i 30 mila mentre per i non residenti la tariffa sarà 6,71 euro. L’amministrazione prevede di mantenere lo sconto, il 50% per il secondo figlio e il 25% per il terzo figlio. Soddisfatti i genitori.