
Vacance in treno, il fascino dell'Interrail (Ansa)
Laveno Mombello, 5 luglio 2014 - Sempre meno treni passeggeri per pendolari e turisti sul lago Maggiore, il tutto a favore dei treni merci. E' indubbiamente giusto togliere dalle strade i mezzi pesanti a favore del trasporto su rotaia, ma questo "trasferimento" condizionato a un continuo taglio ai treni passeggeri rischia di innescare conseguenze sgradevoli per cittadinanza e ambiente, visto che si va ad aumentare il traffico veicolare sulle strade. Un trend del genere non è molto apprezzato da chi la mattina si reca al lavoro lontano da casa per poi far rientro la sera, così come da viaggiatori e turisti che - mancando i collegamenti ferroviari - devono forzatamente utilizzare le quattro ruote, al prezzo di maggiori inquinamento, consumi e costi.
L'elenco è lungo. Del collegamento ferroviario passeggeri fra Laveno e Novara non c’è più traccia da inizio dell’anno, e chi vuole muoversi in treno fra le due città è costretto - partendo dalla sponda varesina del lago - a raggiungere Gallarate e poi ridiscendere verso Sesto Calende e il Novarese. In Piemonte le cose non vanno meglio. E' di questi giorni, infatti, la protesta dei pendolari, infuriati per il dimezzamento delle fermate sulla linea Milano-Domodossola, maturato dopo che a inizio luglio è entrato in vigore il nuovo orario. Oltre quindi a una diminuzione dei treni regionali sulla linea del Sempione, si è assistito a una soppressione di molte fermate intermedie tra Arona e Domodossola: Vogogna, Premosello Chiovenda, Cuzzago, Mergozzo, Baveno, Belgirate, Lesa e Meina. Tutto questo per velocizzare i transiti e favorire l’inserimento di nuove corse a favore dei treni merci. La "rivoluzione" ha causato gravi disagi ai pendolari, che devono raggiungere il posto di lavoro o di studio lungo la tratta che passa per Stresa, Arona, Gallarate, Milano e Domodossola.
In questi giorni i pendolari stanno raccogliendo le firme per un’ennesima petizione, che ha già raggiunto quota 700 adesioni."Di fatto il nuovo orario- dicono i viaggiatori - declassa molte stazioni sulla linea Domodossola-Milano". Nei giorni scorsi c’è stato un incontro a Milano tra il comitato di pendolari e i dirigenti del servizio ferroviario regionale lombardo. Il faccia a faccia, pare, ha dato esiti negativi. Se questo trend di soppressioni dovesse continuare, non mancherà di ripercuotersi negativamente anche sul traffico turistico in vista di Expo 2015. Grande manifestazione a parte, la preoccupazione di molti è che - dopo l’eliminazione dei collegamenti passeggeri fra Laveno e Novara, linea oggi riservata totalmente al transito dei convogli merci, e malgrado le proteste di pendolari e sindaci dei paesi attraversati e prima serviti da questo collegamento - con l’avvento dell’AlpTransit possa sparire qualche treno passeggeri anche lungo la frequentatissima ferrovia del Verbano. E anche in questo caso c’è la "minaccia" di un aumento del traffico merci.