MATTIA BORIA
Cronaca

Varese, il Golden Egg cambia indirizzo: panini nella storia

Nuova sede per il locale nato nel 1975: "Quante feste fra queste mura"

Lo staff del Golden Egg nella sede storica di via Avegno pochi giorni prima del restyling

Varese, 24 luglio 2019 - ​Non possiamo che cominciare da questa svolta. «La scelta di spostarci - afferma Fulvio Solari, titolare dello storico locale di via Avegno - l’abbiamo fatta perché il posto scelto è il doppio di quello attuale. Sarà un Golden Egg xxl. Molto più comodo per noi che ci lavoriamo e per i clienti».

Vi trasferite di pochi metri...

«Per questo abbiamo preso la decisione di “trasferirci”. Avessimo dovuto spostarci anche solo di un chilometro saremmo rimasti nella precedente sede. Siamo a casa nostra solo in via Avegno, non saremmo mai andati altrove».

Si era parlato di trattative per una cessione. Può chiarire com’è andata?

«Semplicemente, non c’è mai stata. Tutte storie. Avevamo anche fatto uscire una smentita. Era solo una bufala».

La notizia della chiusura della vostra storica sede, invece, ha fatto rumore?

«Un botto. Abbiamo capito tutto l’affetto dei varesini. Appena hanno scoperto dell’ultimo week end d’apertura in tanti sono venuti per salutare noi e, in un certo senso, un pezzo della loro gioventù. Al Golden Egg sono passati ragazzi che ora sono nonni. Sono gli stessi che ci chiedono il perché di questa scelta. Non appena vedranno il posto nuovo capiranno».

Le mancherà qualcosa della vecchia sede?

«Penso non mi mancherà niente. Quando sei sicuro di andare a migliorare, pensi poco a quello che lasci. Certo, mancheranno tante “baraccate” che abbiamo fatto tra queste mura, delle quali però ci resteranno tanti ricordi».

Ce ne racconta qualcuna?

«Come faccio? Sono talmente tante... Tra tutte le feste celebrate fra queste mura ricordo bene quando, come sponsor della squadra di calcio della Rasa (un rione di Varese, ndr), festeggiammo la promozione. Poi due anni fa, quando gioimmo per la mia vittoria al rally di Varese (i motori sono da sempre una passione di Fulvio, ndr). Infine non posso dimenticare i festeggiamenti per la nascita del mio primogenito, che oggi lavora con me dietro al bancone. Andarono avanti così a lungo che saltammo l’apertura il giorno seguente».

Cosa rappresenta il Golden Egg per Varese?

«Un pezzo di storia. Siamo anche stati inseriti sul libro delle 100 cose da fare in città. Siamo una paninoteca che ha retto l’urto dell’arrivo dei fast food, uscendone sempre alla stragrande. Il nostro è un prodotto di nicchia. Panino, birra o coca cola. Questa è la regola semplicissima: se fai le cose fatte bene la gente torna».

Tra queste mura avete visto evolvere la Varese e la sua società. Come la trovate ora?

«Sono cambiate le abitudini. Una volta usciti dal locale si veniva tutti qui. Ora ci si fionda a casa. Ci si sposta meno e c’è la moda dell’aperitivo lungo. Nonostante questi cambiamenti, noi ce la caviamo sempre egregiamente».

Da esercente cosa chiederebbe all’amministrazione? Tanti suoi colleghi vorrebbero più parcheggi...

«Il parcheggio si trova. Il varesino, spesso, vuole tutto comodo.Sarei solo un po’ meno “fiscale” nelle ore notturne con chi è in giro».

Novità sul menù?

«Non abbiamo un panino speciale in serbo per l’apertura ma ne inseriremo tre o quattro col tempo. Tutti studiati dal nostro team».

Che gusti hanno i varesini?

«Il Palmito (prosciutto crudo, cuore di palma, paté, pomodoro e salsa rosa) precede l’Elbrus (fontina calda, speck, pomodoro e salsa rosa). Tutti gli altri a seguire».