REDAZIONE VARESE

Gavirate: maltratta e droga il figlio, condannata a 36 mesi

La donna dava il sonnifero al bambino di 10 anni per uscire col fidanzato. Lo costringeva anche ad assistere a rapporti sessuali e film porno

La solitudine, lo stordimento da psicofarmaci e quella sensazione di abbandono perenne che un bambino non dovrebbe mai provare. Queste le terribili emozioni vissute da un bimbo di dieci anni (oggi quattordicenne), la cui madre è stata condannata dal Tribunale di Varese a tre anni di reclusione per abbandono di minori, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. Lei, 46enne polacca, secondo le indagini coordinate dalla Procura varesina lo abbandonava da solo in casa dopo averlo imbottito di tranquillanti per andare a lavorare o per uscire con amiche e fidanzato, lo faceva assistere ai suoi incontri intimi con il compagno e a proiezioni pornografiche. Il tutto senza preoccuparsi della sua alimentazione e delle sue condizioni igieniche e senza neppure accompagnarlo a scuola. Il ragazzino, oggi affidato a una struttura di accoglienza per minori, sta ancora combattendo per dimenticare il suo difficile passato.

Solo poche settimane fa, a quanto emerso, forse per fuggire dalla casa famiglia, si è gettato dalla finestra, fratturandosi entrambe le gambe. La drammatica vicenda è emersa nel marzo di 4 anni fa, quando una pattuglia della Polizia locale, a seguito di una segnalazione arrivata al Telefono azzurro, ha fatto irruzione nell’appartamento della donna, trovandovi il bambino intontito e in stato confusionale. Il ricovero in ospedale confermò che fosse sotto effetto di psicofarmaci. Dalle sue audizioni protette è emerso che le giornate del piccolo fossero scandite da lunghe ore di totale abbandono, intontito dalle medicine che la madre gli somministrava e che gli procuravano ansia e paura, senza ricevere quasi mai una carezza, un cambio di vestiti pulito, un pasto decente. Valentina Rigano