BUSTO ARSIZIO (Varese) – Un rapporto tra madre e figlia difficile, la donna, 52 anni, giovedì in Tribunale a Busto Arsizio è stata rinviata a giudizio, accusata di maltrattamenti nei confronti della ragazza oggi diciannovenne. Le indagini sono partite un anno fa quando la giovane ha presentato denuncia ai carabinieri riferendo dei soprusi da parte della madre che sarebbero cominciati quando era ancora minorenne.
Secondo la versione della ragazza la donna l’avrebbe offesa e insultata, dicendole “Sei grassa, fai schifo”, lasciandola senza cibo e riscaldamento e anche picchiata, colpita con calci e bastonate. Sembra anche che la madre non accettasse l’omosessualità della figlia alla quale è stata accertata una fragilità psichica. Una situazione peggiorata per la diciannovenne dopo la morte del padre, le liti sempre più frequenti e violente, a quel punto, dopo una colluttazione, la decisione di rivolgersi ai carabinieri.
La madre ha sempre rigettato ogni accusa dichiarando che non avrebbe mai maltrattato la figlia, negando le privazioni di cibo, era invece il tentativo di farle mangiare alimenti sani che la ragazza avrebbe rifiutato. Ha tuttavia ammesso le tensioni nel loro rapporto. Il giudice ha disposto il rinvio a giudizio, la donna risponderà alle accuse della figlia a processo.