ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Brebbia, blitz in un ristorante: scoperta festa abusiva con 40 invitati

Polizia e Guardia di Finanza in azione. Le persone all'interno del locale saranno sanzionate. Era il compleanno di un ex di Fn

Polizia con la mascherina

Brebbia (Varese) -  Alla faccia dei contagi che continuano nel Varesetto come pure il numero dei ricoverati per Covid, in barba alle disposizioni per contrastare il virus, agli appelli per rispettare le norme, una quarantina di persone sabato sera si sono date appuntamento in un ristorante a Brebbia per una festa di compleanno. Come niente, come se la pandemia fosse un racconto frutto della fantasia di uno scrittore, il locale ha accolto l’allegra comitiva che seduta ai tavoli, infischiandosene del distanziamento e dell’uso della mascherina, ha iniziato il party illegale. Non mancava nulla, c’era la musica.

Nel bel mezzo dei festeggiamenti per il compleanno di F.T., ex militante di Forza Nuova, esponente di un circolo di destra varesino, organizzatore dell’evento a Varese durante la seconda ondata e promotore della campagna “IOAPRO” con la quale invitava ristoratori e baristi ad aprire contro il Dpcm, a guastare la serata sono arrivate la Polizia e la Guardia di finanza. Un blitz che ha guastato la festa a quanto pare bene organizzata, peccato per un dettaglio, il mancato rispetto delle disposizioni che riguardano la “zona rossa”. Subito effettuati i controlli, per alcune ore, tra le proteste dei presenti che sono stati identificati. A breve arriveranno le sanzioni. Nel locale è arrivato anche Max Laudadio con la troupe di “Striscia la Notizia“ che ha filmato: invitati seduti ai tavoli senza mascherina, o al banco del bar, persone assembrate, in barba alle misure antiCovid.

L’episodio ha suscitato sconcerto, purtroppo nel territorio ci sono locali, la minoranza, che accoglie clienti non rispettando le norme. Per questo sono importanti i controlli che impegnano quotidianamente le forze dell’ordine. Intervenire contro le situazioni illegali è un’azione che tutela tutte quelle attività che, in un momento di gravi difficoltà, rispettano il decreto. Giorni fa, dopo che un altro servizio di “Striscia” aveva fatto emergere altre illegalità, Giordano Ferrarese, presidente provinciale Fipe (Federazione provinciale pubblici esercizi) aveva definito le aperture illegali "comportamenti che danneggiano tutta la categoria, la Fipe sostiene il massimo rispetto delle regole".