REDAZIONE VARESE

Ferrovia Arcisate-Stabio: il Varesotto è in ritardo e gli svizzeri si collegano al Comasco

Ora tutto dipende dal Cipe, che deve pronunciarsi sulla questione dello smaltimento delle terre di scavo

Il cantiere Arcisate-Stabio

Arcisate, 12 ottobre 2014 - L'attesa adesso è che il Cipe, da Roma, si pronunci sulla questione dello smaltimento delle terre di scavo. La riunione doveva essere a settembre, poi è stata rinviata, a quando non si sa. Intanto i lavori in ritardo per la ferrovia Arcisate-Stabio, cuore della futura Malpensa-Lugano, segnano il passo, fra le perplessità e le proteste dei sindaci dei Comuni, Arcisate e Induno Olona in testa, segnati dai cantieri. Non solo. Visto che la tratta svizzera è stata ultimata per tempo, da Stabio, capolinea sulla frontiera, in attesa che venga pronta la tratta italiana dal dicembre prossimo cominceranno a funzionare i treni diretti non nel Varesotto, visto il ritardo, ma verso il Comasco. 

«Quello che più ci colpisce negativamente è che per l’ennesima volta siamo costretti a vivere in una situazione di incertezza - spiega il sindaco di Arcisate, Angelo Pierobon - purtroppo per l’ennesima volta siamo costretti a rimanere alla finestra. Anche se i rinvii certamente non ci fanno piacere, per il momento non prendiamo una decisione ma aspettiamo di capire quale saranno le scelte che saranno fatte, mi auguro comunque che questo momento di verifica sia breve: prima si prenderà una decisione e meglio sarà. Mi auguro quindi che il ministero ponga l’attenzione dovuta all’opera e al territorio». Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di Induno Olona, Marco Cavallin, che si è detto stanco del continuo procastinare di una decisione e della chiusura di un’opera che doveva già essere completata (la fine lavori era prevista nel 2013 e invece il cantiere è ben lontano dall’essere completato). Del resto la Arcisate-Stabio, per Varese, ha già assunto i toni della beffa: la nuova ferrovia dalla Svizzera entrerà in funzione a metà del prossimo mese di dicembre e offrirà corse nelle ore di punta ogni trenta minuti tra Mendrisio e Stabio e ogni ora sulla tratta Albate-Como-Mendrisio, con un servizio che sarà accompagnato da un nuovo posteggio Park&Ride alla stazione di Stabio. E così la linea ferroviaria Arcisate-Stabio, nata per collegare Varese al Mendrisiotto, e quindi il Ticino a Malpensa, per ora servirà il Ticino e il Comasco, terra anch’essa di frontalierato dove, per togliere auto dalle strade svizzere - che il Consiglio di Stato di Bellinzona ritiene ormai trafficatissime, si è deciso a i istituire il nuovo collegamento Albate-Camerlata, ossia Como città, a Stabio via Mendrisio. Il servizio coprirà le ore di punta del mattino, fra le 5 e le 8, e del pomeriggio, fra le 16 e le 19, con un treno ogni ora da Mendrisio a Como, e viceversa, e uno ogni 30 minuti tra Stabio e Mendrisio. Concretamente i primi passeggeri potrano salire sui treni che percorreranno la linea dal prossimo cambio d’orario, ossia dal 14 dicembre. In direzione Como, s’intende. Se le opere infrastrutturali svizzere sono state ultimate a inizio giugno per noi italiani non resta che apprendere che in Svizzera hanno completato anche gli arredi della fermata di Stabio. Se su suolo svizzero l’opera è ormai terminata, il cantiere in Italia è rimasto a lungo fermo per ripartire il 26 maggio scorso e quindi incontrare nuovi problemi nelle scorse settimane. Doveva essere terminata nel 2013.