
di Lorenzo Crespi
Sopralluogo all’ex Caserma Garibaldi. I rappresentanti dei tre enti firmatari dell’accordo di programma per la riqualificazione dello storico fabbricato hanno effettuato ieri mattina una visita congiunta al cantiere per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Per il Comune c’era il sindaco Davide Galimberti; per l’università dell’Insubria il rettore Angelo Tagliabue, accompagnato dal direttore generale Marco Cavallotti e dal professor Giulio Carcano; per la Regione Lombardia il presidente Attilio Fontana, che diede il via all’iter quando era sindaco di Varese.
"È un progetto che abbiamo iniziato tanti anni fa – ha ricordato – e che è stato possibile realizzare grazie all’accordo di programma che sottoscrissi con l’allora presidente Maroni. Oggi vediamo i risultati che si stanno raccogliendo". L’importo complessivo dell’operazione supera i 20 milioni di euro. L’ex caserma diventerà il nuovo polo culturale della città, che ospiterà in una sola sede la biblioteca civica e quella dei ragazzi, oltre all’Archivio del moderno dell’Accademia di architettura di Mendrisio, aule studio e spazi espositivi. L’edificio rinnovato si aprirà su piazza Repubblica, con la chiusura al traffico di via Spinelli. "L’importanza di questo luogo è tutto il comparto – ha continuato Fontana – È un nuovo centro della città, il biglietto di ingresso per chi arriva. È quindi fondamentale che si recuperi, sia dal punto di vista architettonico che da quello sociale, perché oggi è ancora una zona di abbandono e degrado che dobbiamo eliminare". I lavori hanno preso il via nel mese di novembre con gli interventi sull’area esterna. Sono stati abbattuti alberi, cespugli e vegetazione infestante che occupavano tutto il cortile. Tutto il progetto sarà completato tra circa due anni.
"Nell’arco di 22 mesi – ha sottolineato il sindaco Davide Galimberti – questo spazio verrà completamente trasformato. Ci saranno tanti studenti e tante persone che frequenteranno questi spazi pubblici e riempiranno il centro cittadino di una nuova vitalità". Per la sua vicinanza alla sede dell’università il nuovo polo culturale costituirà un punto di attrazione importante per i giovani. "Per i nostri studenti è una notevole opportunità – ha commentato il rettore Angelo Tagliabue – uno spazio di pregio come questo è sicuramente da valorizzare in condivisione. Ormai sono i tempi della condivisione, non delle iniziative singole, per cui noi volentieri partecipiamo a questo genere di iniziative". Il progetto prevede la salvaguardia dei tratti distintivi dell’edificio ottocentesco. Durante i lavori saranno controllati gli intonaci, e se emergeranno scritte che attestano la vita della caserma si cercherà di conservarle al meglio. A dirigere i lavori è l’architetto Paola Bassani, che ha ricordato l’importanza storica dell’ex caserma. "Questo fu il primo edificio realizzato dopo l’Unità d’Italia – ha detto – scacciati gli invasori i varesini lo costruirono come primo esempio dell’unità ritrovata. È veramente un segno importante per Varese". Con gli interventi esterni hanno preso il via gli scavi interni e sono iniziate le rimozioni delle tramezze in funzione delle previsioni progettuali.