LORENZO CRESPI
Cronaca

Del Ponte: una psicologa in reparto

L’esordio in Pediatria. Il primario Agosti: "Il malessere degli adolescenti a causa della pandemia è aumentato"

di Lorenzo Crespi

Per prevenire il disagio psicologico di bambini e adolescenti l’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese accoglie una psicologa in reparto. Il progetto, annunciato dall’Asst Sette Laghi, è finanziato dalla Fondazione Il Ponte del Sorriso Onlus, e porterà un’importante figura professionale nel reparto di Pediatria dell’ospedale della mamma e del bambino, diretto dal professor Massimo Agosti. Oltre alle educatrici è in arrivo infatti una psicologa, la dottoressa Annalisa Banella. "Da anni ormai si parla di incremento costante e significativo del malessere psicologico di preadolescenti e adolescenti – spiega il professor Agosti – anche a causa della pandemia questo disagio sembra essere decisamente aumentato, portando un grande numero di ragazzi a manifestare vere e proprie forme di psicopatologia". Si spazia dall’ansia alla depressione, ai disturbi alimentari e del sonno e ad atti di autolesionismo, fino a tentativi di suicidio. In questa cornice occorre quindi sempre più intercettare precocemente le svariate forme di disagio psicologico per intervenire tempestivamente fornendo l’ascolto e il supporto per tentare di prevenire l’insorgere di vere e proprie psicopatologie. "Grazie davvero alla sensibilità de Il Ponte del Sorriso che ha voluto sostenere questa importante iniziativa", aggiunge Agosti. Il progetto prevede la somministrazione di questionari validati ai ragazzi e ai genitori, consentendo così di individuare fragilità, malesseri di minor entità e situazioni a rischio. In collaborazione con le educatrici verranno poi strutturati interventi ad hoc. Il Ponte del Sorriso da sempre garantisce, infatti, la presenza di educatori professionali nei reparti pediatrici e nella neuropsichiatria infantile, che impostano ogni giorno attività educative mirate per aiutare i bambini, gli adolescenti e le loro famiglie ad affrontare la malattia ed il ricovero. "Già da diversi anni noi pediatri avvertiamo il bisogno di avere in reparto una figura in grado di dare uno sguardo diverso e complementare ai nostri piccoli e grandi pazienti – spiega la dottoressa Chiara Luini, prima sostenitrice del progetto – negli ultimi due anni è aumentato progressivamente il bisogno dei pazienti stessi, soprattutto pre-adolescenti e adolescenti, di ottenere questo sguardo. Quando la dottoressa Banella mi ha parlato della sua esperienza al Bambino Gesù di Roma e del suo progetto pensato per il nostro reparto ho subito capito che si trattava dell’occasione giusta per iniziare questo percorso di miglioramento della cura offerta ai nostri pazienti e ho trovato subito entusiasti il professor Agosti e Emanuela Crivellaro. Così siamo partiti".

È la stessa Crivellaro, presidente della onlus Il Ponte del Sorriso, a sottolineare le finalità che hanno spinto la fondazione a sostenere l’iniziativa. "I disagi prodotti nei bambini e negli adolescenti dalla pandemia fanno sempre più sentire il loro peso. Rilevarli e agire di conseguenza serve a prevenire danni futuri. In linea con la nostra mission, il progetto rientra quindi nell’ottica di una presa in carico globale, che non si limita a curare la malattia clinica". La raccolta e l’analisi dei dati che emergeranno grazie allo screening sistematico permetterà di realizzare uno studio di ricerca sugli effetti della pandemia nei giovani e le ripercussioni che ne derivano nei preadolescenti e adolescenti del territorio varesino. "Psicologa ed educatrici – continua Emanuela Crivellaro – lavoreranno in team, occupandosi della sfera relazionale ed emozionale dei minori che non rimane a casa, ma entra in ospedale con loro".