Confartigianato lancia il diktat: innovazione digitale e svolta green

Chiaro il messaggio che arriva da Varese e che guarda al futuro delle imprese prealpine: chi non si adegua alla necessità di un doppio cambiamento rischia di essere tagliato fuori dal mercato

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di Lorenzo Crespi

Innovare sui due fronti del verde e del digitale è vitale: non c’è un piano B, la direzione è segnata e chi non si adegua rischia di essere tagliato fuori dal mercato. È il messaggio forte e chiaro che arriva da Confartigianato Varese, che guarda al futuro delle imprese varesine: un domani che non potrà fare a meno di un doppio cambiamento. Da un lato c’è il processo di digitalizzazione, che in molte realtà è stato già accelerato dallo scoppio della pandemia, dall’altro invece c’è il tema quanto mai attuale della transizione green, a cui si stanno avvicinando in particolare le grandi aziende e in quantità minore le Pmi.

Per agevolare le realtà manifatturiere del territorio lungo questo percorso Confartigianato Varese ha deciso di puntare su "InnoVaUp - Crescita Sostenibile", che costituisce di fatto una prosecuzione del progetto dedicato alll’innovazione intrapreso già nel 2019 con la collaborazione tra Artser, Confartigianato Varese e Faberlab. "Abbiamo deciso di costituire una task force – spiega Davide Baldi, responsabile di Faberlab – per analizzare e proporre soluzioni alle aziende. Rafforzeremo la parte relativa ai bandi, in quanto la transizione non è gratuita e le aziende dovranno investire: c’è la necessità di supportarle". Per quanto riguarda la trasformazione digitale Varese è tra i territori più vivaci della Lombardia: nel 2020 hanno investito in quest’ambito il 68,5% delle imprese (solo Milano e Como hanno fatto meglio). Tra gli investimenti su cui si punta maggiormente ci sono internet ad alta velocità, sicurezza informatica, realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi, digital marketing e strumenti di lavoro agile. Oltre al digitale il futuro è all’insegna del green: anche in questo caso le realtà varesine stanno dimostrando interesse. La ricerca di profili dotati di competenze legate alla sostenibilità ambientale è infatti aumentata negli ultimi anni anche nelle Pmi.

Il gruppo di lavoro di Confartigianato Varese analizzerà i processi di trasformazione aziendali. "Entro la fine dell’anno andremo a mappare 250 aziende del territorio – spiega Angelo Bongio, innovation manager di Artser – per analizzare la digitalizzazione dei processi, la propensione all’innovazione e quanto l’azienda già sta facendo e intende invece realizzare in futuro in termini di sostenibilità". Ma non sarà solo una mappatura: il progetto prevede un riscontro operativo per le imprese coinvolte e la costruzione di comunità nell’ambito delle quali si potranno condividere esperienze, innovazioni, criticità e spinte al cambiamento. "La nostra provincia ha una tradizione significativa di impresa – ha aggiunto Bongio – l’obiettivo è accompagnare le aziende verso questa transizione e fare in modo che ne escano vincitrici".