Confartigianato, diktat rilancio

Il presidente Galli: "Dobbiamo creare reti, occasioni d’incontro e di cultura d’impresa condivisa"

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di Lorenzo Crespi

Tre fattori di competitività per le imprese varesine. A proporre la ricetta per il rilancio dell’economia locale è il presidente di Confartigianato Varese Davide Galli, che traccia la strada da seguire in un 2021 che sarà ancora fortemente condizionato dalla situazione sanitaria. Il primo aspetto su cui Galli si sofferma è quello della comunità di imprese. L’obiettivo è puntare sull’unione delle forze per raggiungere nuovi risultati. "Dobbiamo creare reti, occasioni di incontro, di confronto, di dibattito, di conoscenza reciproca e di cultura d’impresa condivisa – spiega – la solitudine del fare non risponde alle esigenze del nostro tempo, la forza delle Pmi sta sempre di più nella collaborazione".

In quest’ottica Confartigianato Varese ha lanciato il sito impreseterritorio.org, un portale pensato per le aziende, con lo sguardo rivolto all’interazione, all’ascolto e al dialogo. Il secondo elemento strategico indicato dal numero uno degli artigiani varesini è quello delle competenze. Spesso le imprese non riescono a trovare sul mercato il personale con la giusta preparazione sotto il profilo tecnico-scientifico: un problema che può essere risolto puntando su una formazione sempre più orientata al lavoro. "La soluzione c’è, e si chiama Its, istituti tecnici professionali – commenta Galli – le prime a dover credere in queste istituzioni sono le aziende. Dobbiamo farci parte attiva, stimolo e interlocutore". Lo scopo è far acquisire sempre maggiore visibilità agli Its tra gli studenti e le famiglie. Un’evoluzione su cui puntare secondo Confartigianato è il settore della mobilità alternativa. Infine l’ultimo, ma non meno importante tema: quello della campagna vaccinale. Le aziende sono pronte a fare la loro parte. "È arrivato il momento di adottare una strategia vaccinale più efficace, che tuteli il tessuto produttivo – osserva il presidente di Confartigianato Varese – siamo stati una barriera contro il virus, ora possiamo essere un enzima per le vaccinazioni".

Da questo aspetto può dipendere molto del futuro immediato del mondo economico. Galli auspica un’impostazione simile a quella adottata all’estero, come ad esempio in Gran Bretagna ed Israele, dove a fronte di vaccinazioni massive si sta riportando normalità al settore del lavoro. "Ciò farà correre alcuni paesi e le rispettive imprese e divaricherà la forbice della competitività". Anche Varese dunque vuole correre. All’orizzonte del resto c’è la scadenza del blocco dei licenziamenti, che preoccupa non poco il mondo dell’impresa.