Tradate, cinghiali devastano l’uva: salta la vendemmia

Oltre trentamila euro di danni per la perdita di venti quintali di frutta. La raccolta avrebbe dovuto coinvolgere le scuole elementari

La vendemmia didattica con bambini, insegnanti e genitori non si potrà fare

La vendemmia didattica con bambini, insegnanti e genitori non si potrà fare

Tradate (Varese), 18 settembre 2022 - In questi giorni gli alunni delle scuole elementari di Tradate avrebbero vissuto una bella esperienza all’aria aperta: tempo di vendemmia e anche loro, con gli insegnanti e i genitori, sarebbero stati impegnati nella vigna didattica del comune di Tradate nella raccolta dell’uva. Niente da fare, non ci sarà l’attesa vendemmia e questo a causa dell’incursione, l’ennesima alcune notti fa, dei cinghiali che alla ricerca di cibo hanno distrutto il raccolto. Quanto accaduto è motivo di grande amarezza e nello stesso tempo sollecita la necessità di interventi per contrastare la presenza sempre più frequente e pericolosa di questi ungulati, vicini ai centri abitati.

"Con grande dispiacere dobbiamo rinunciare alla vendemmia – dice il sindaco Giuseppe Bascialla –. Sarebbe stato un momento di festa, condiviso con gli alunni delle scuole, invece niente da fare, siamo costretti a fare i conti con i danni causati dalle devastazioni dei cinghiali che purtroppo si avvicinano sempre più anche alle abitazioni". Il Comune non è l’ente chiamato a intervenire per contrastare il fenomeno, il compito è delle competenti strutture della Regione, mentre la sollecitazione che arriva da più parti è che occorre al più presto dar corso all’abbattimento dei cinghiali.

La vigna didattica e i campi coltivati purtroppo rinviano le immagini delle devastazioni causate che gli agricoltori nel Varesotto denunciano da tempo. A Tradate resta l’amarezza per la mancata vendemmia, "era tutto pronto – continua il sindaco – sarebbe stata una bella festa, un momento di gioia e insieme di cultura, di storia, un po’ com’era una volta, peccato per i bambini delle scuole, per i tanti volontari e appassionati viticoltori, che si sono spesi per portare a compimento una vendemmia che non si farà". E si fa la conta dei danni: l’incursione devastante dei cinghiali ha un costo pesante, 30 mila euro, oltre al mancato raccolto dalle viti intorno alla chiesa della Madonna delle Vigne di circa 20 quintali di uva.