R.V.
Cronaca

Vedano Olona, cinghiali assaltano i campi: danni in stile bombardiere

Panorama desolante nei terreni presi di mira dalle incursioni degli ungulati: "A rischio i pascoli delle bestie impiegati per il latte dei formaggi Dop"

Sos cinghiali

Vedano Olona (Varese), 2 febbraio 2020 - Un campo di battaglia. Così si presentano, a un osservatore, i terreni agricoli nella zona di Vedano Olona. In particolare quelli di Oliviero Sartori, allevatore, presi di mira dalle ripetute incursioni dei cinghiali. Gli ungulati sono la prima causa delle notti insonni degli agricoltori della zona, che negli ultimi quattro-cinque anni hanno assistito alla crescita esponenziale di un problema ormai fuori controllo. Sartori è tra i più colpiti ma non è il solo. "Fino a un paio d’anni fa - dice - questi campi erano bellissimi e regolari come un tavolo da biliardo: abbiamo dedicato anni di lavoro a curarli e livellarli. Ora è andato tutto sprecato"

Nell’ultimo quinquennio i cinghiali sono arrivati nei campi di Sartori a ripetizione. "Passi la prima incursione - racconta l’allevatore - Abbiamo ripristinato tutto e sono tornati, e ancora, e ancora. Fino ad arrivare all’oggi e alle devastazioni che sono diventate quotidiane. E oggi questi selvatici non hanno più paura di nulla". Ai danni diretti nel campo si aggiungono i disagi collaterali, per esempio la distruzione dei teli di deposito del trinciato, "devastati per due volte. Ci consigliano le recinzioni elettriche, ma è impossibile cintare tutti i prati. E, anche se fosse, chi paga? Si tratta di interventi che imprese come le nostre non possono sostenere". Non solo: il latte della stalla di Sartori, come spiega il proprietario dell’azienda agricola, "è destinato a produrre Grana Padano e altri formaggi Dop, quindi deve essere di alta qualità: garantire una corretta alimentazione del bestiame, utilizzando in primis l’erba dei nostri prati è importantissimo. E, invece, una grande quantità risulta inutilizzabile".

È quindi impossibile una convivenza con un problema che, di giorno in giorno, aggiorna un bollettino danni sempre più grave, dai prati smossi ai covoni di fieno resi inservibili, all’erba rimasta che in molti casi risulta impossibile da mietere e portare in stalla perché rovinata dalle deiezioni. Dal presidente varesino del sodalizio Fernando Fiori arriva un richiamo a un intervento rapido. "Invitiamo le imprese a denunciare ogni incursione subita - afferma - ormai i selvatici invadono orti e giardini. È una situazione inammissibile".