Ciclostaffetta della Liberazione. Tra sport e storia

La "3ª Ciclostaffetta della Liberazione" si terrà a Nerviano domenica, con tappe che ricordano la resistenza e la memoria delle vittime dei campi di sterminio nazisti. Si concluderà a Cerro Maggiore, dove fu nascosta la salma di Mussolini dal 1946 al 1957.

Ciclostaffetta della Liberazione. Tra sport e storia

Ciclostaffetta della Liberazione. Tra sport e storia

Si svolgerà domenica la "3ª Ciclostaffetta della Liberazione" indetta dalle sezioni Anpi di Parabiago, Legnano, Nerviano, Canegrate, S. Vittore O., S. Giorgio su L. e Cerro Maggiore oltre ai circoli di Legambiente di Parabiago, Nerviano e Canegrate e da Abc di Canegrate. Quest’anno la manifestazione prende il via da Nerviano e, come per le precedenti edizioni, in ognuna delle sette tappe il presidente locale di Anpi racconterà un evento della resistenza accaduto nel suo comune. Nella tappa di Parabiago, nella piazza del municipio, intorno alle 14,15, verrà scoperto un cippo alla memoria delle vittime dei campi di sterminio nazista con la scritta "A perenne Memoria dei milioni di bambini, donne e uomini innocenti uccisi nei campi di sterminio nazifascisti: l’indifferenza è più colpevole della violenza stessa" (L. Segre).

La manifestazione si concluderà al Chiostro Solidale di Cerro Maggiore, luogo dove, in gran segreto, venne ricoverata la salma di Mussolini dal 1946 al 1957, con un intervento del presidente provinciale di Anpi Primo Minelli. La salma di Benito Mussolini fu nascosta a Cerro Maggiore per diverso tempo in una cassa custodita all’interno di un armadio nel convento dei frati cappuccini del paese. Per undici anni la collocazione delle ossa di Benito Mussolini rimase avvolta nel mistero. E il caso finì anche in Parlamento. Nel 1957 il ministero dell’Interno ordinò ai frati di riconsegnare la salma ai parenti e così l’armadio fu svuotato di quella cassa. Durante la ciclostaffetta si parlerà anche di questo evento fra i più particolari nella storia recente del legnanese. C.S.