LORENZO CRESPI
Cronaca

Medicina ad alta intensità: chiude a Varese uno dei reparti Covid

Un segnale incoraggiante: 56 posti letto saranno “restituiti” agli altri malati. Ne restano oltre 200

Lo staff del reparto chiuso e restituito all'ospedale di Circolo

Varese, 30 aprile 2020 - Un segnale incoraggiante nella lotta al coronavirus arriva dall’Ospedale di Varese. Ieri è stato infatti chiuso il reparto della Mai 2 (Medicina ad alta intensità), dove erano 56 i posti letto dedicati ai pazienti con Covid-19. Lo spazio era stato allestito al sesto piano del monoblocco. La Mai è nata da un’idea del direttore sanitario Lorenzo Maffioli, che nei primi giorni dell’emergenza aveva ritenuto necessario creare un reparto con una tipologia di assistenza più vicina alla Terapia sub-intensiva che alla Medicina tradizionale. Sono stati così allestiti due reparti Mai e due aree di osservazione collegate, per un totale di oltre 170 posti letto distribuiti tra terzo, quarto, quinto e sesto piano del Circolo.

Quest’ultimo piano viene ora liberato, così come altri 27 posti letto di terapia intensiva allestiti in alcune delle sale operatorie, chiusi martedì. Il prossimo passo, in programma per l’inizio di maggio, sarà la chiusura dei posti Covid nella Terapia intensiva neurochirurgica, che potrà tornare alla sua vocazione originaria.

Liberare questi spazi costituisce il preludio alla ripresa dell’attività chirurgica, che in queste settimane è stata ridotta alle urgenze. Pur con queste chiusure restano ancora molti i pazienti Covid-positivi ricoverati al Circolo: circa 200 tra Terapie intensive, Malattie infettive, Pneumologia e Mai 1. Intanto sul tema della ripartenza dopo l’emergenza prosegue l’attenzione da parte del Comune di Varese, che ha organizzato per questa mattina una riunione in teleconferenza del Centro operativo comunale. Occasione in cui è stato invitato il direttore generale di Ats Insubria.