L’Università dell’Insubria è la seconda migliore d’Italia per il tasso di occupabilità dei suoi laureati: lo dice la classifica Censis delle università italiane 202223, giunta alla sua ventiduesima edizione.
L’Insubria si classifica alla decima posizione nel raggruppamento degli atenei di medie dimensioni, guadagnando un posto rispetto allo scorso anno. Gli indicatori valutati dal Censis sono i servizi, le borse, le strutture, la comunicazione e i servizi digitali, l’internazionalizzazione e l’occupabilità. Proprio per quest’ultimo parametro l’ateneo di Varese spicca nel panorama accademico nazionale. Con 107 punti l’Insubria è seconda solo dopo l’Università di Brescia sia nel gruppo dei medi atenei che nella classifica generale di tutte le università, che esclude solo i quattro politecnici, il cui punteggio medio sull’inserimento nel mondo del lavoro è tra 108 e 110. Altro dato ottimo è quello dell’internazionalizzazione, che vede l’Insubria, con 85 punti, quinta tra i medi atenei.
A seguire 92 punti per comunicazione e servizi digitali, 76 punti per le strutture, 72 punti per i servizi e 68 punti per le borse. Il corso in Odontoiatria e protesi dentaria risulta in assoluto il secondo migliore in Italia. "È un segno della voglia di crescere e migliorare del nostro ateneo e dell’attenzione che riserviamo ai nostri studenti", commenta il rettore Angelo Tagliabue.
Lorenzo Crespi