Caso Uva: sanzionati i pm che coordinarono l'inchiesta

Per Agostino Abate le conseguenze più gravi: perdita di anzianità di due mesi e trasferimento a Como, dove era già stato spostato nell'ambito di un altro procedimento

Agostino Abate

Agostino Abate

Varese, 7 giugno 2016 - Agostino Abate e Sara Arduini, i magistrati titolari del fascicolo sulla morte di Giuseppe Uva, deceduto all'ospedale di Circolo di Varese il 14 giugno del 2008 dopo aver trascorso parte della notte nella caserma di via Saffi, sono stati sanzionati dalla sezione disciplinare del Csm.  

Il tribunale delle toghe ha emesso la sanzione della censura, la meno grave, per Sara Arduini, tuttora pm a Varese, mentre per Agostino Abate la sanzione è la perdita di anzianità di due mesi e il trasferimento con la funzione di giudice a Como, dove era già stato trasferito lo scorso novembre nell'ambito di un altro procedimento. La decisione è stata presa dopo circa 3 ore di camera di consiglio. Arduini e Abate erano entrambi accusati di aver violato "i doveri di diligenza, laboriosità e correttezza, omettendo o ritardando il componenti di atti". E in particolare di aver trascurato la denuncia di Alberto Bigioggero, l'uomo portato assieme ad Uva in caserma, che aveva parlato di lesioni e percosse, e - dopo l'assoluzione dei sanitari e la trasmissione degli atti da parte del Tribunale - di aver ritardato per alcuni mesi l'iscrizione nel registro degli indagati di sette appartenenti alle forze dell'ordine. Secondo il sostituto pg della Cassazione Giulio Romano è stata "una notizia di reato finita in un limbo". Nella requisitoria, tenuta nell'udienza di ieri, il pg ha sottolineato che "non si tratta di valutare l'ambito decisionale del pm ma la correttezza delle procedure, che ad avviso dell'ufficio non c'è stata", con la conseguenza che "le forze dell'ordine sono state esposte ad una accusa dalla quale non si potevano difendere compiutamente, mentre altri hanno sospettato che questi ritardi, questa renitenza, nascondessero chissà che cosa". Il 15 aprile la Corte d'Assise di Varese aveva assolto carabinieri e poliziotti dall'accusa di omicidio preterintenzionale.