ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Caso Lido Schiranna, tutti assolti. Per il giudice: "Il fatto non sussiste"

Varese, tre gli imputati. Sotto la lente della GdF erano finite le opere, gli appalti e la gestione della struttura

Ciro Calemme, l’amministratore unico di Aspem, mentre esce dal tribunale con il suo avvocato dopo essere stato assolto

Ciro Calemme, l’amministratore unico di Aspem, mentre esce dal tribunale con il suo avvocato dopo essere stato assolto

Tutti assolti in primo grado i tre imputati del processo "Aspem Reti" perché "il fatto non sussiste". La vicenda, che durava da anni con l’indagine condotta dalle Fiamme Gialle, riguardava presunte irregolarità nella gestione del complesso sportivo della Schiranna.

Ieri mattina in Tribunale a Varese è arrivata la sentenza letta dal presidente del Collegio Andrea Crema mentre le motivazioni verranno rese note entro i prossimi novanta giorni. Assoluzione piena dunque per il principale imputato, l’ex manager pubblico, Ciro Calemme, all’epoca dei fatti contestati, tra il 2014 e il 2016, amministratore unico di Aspem, la società partecipata del comune di Varese che gestiva il Lido della Schiranna, oltre che per il titolare della ditta che eseguì i lavori e il direttore dei lavori.

Nel corso dell’iter processuale sono stati esaminati i lavori eseguiti, gli appalti e la gestione della struttura. Dei capi di imputazione che contemplavano, a vario titolo, abuso d’ufficio, truffa, turbata libertà degli incanti e falsità ideologica in atto pubblico, due dei reati contestati, abuso d’ufficio e truffa, sono stati riqualificati nella contestazione in peculato.

Proprio su quest’ultimo reato l’accusa aveva chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi per Ciro Calemme e a 2 anni e 8 mesi per l’imprenditore che ha eseguito i lavori, mentre per il responsabile delle opere era stata chiesta l’assoluzione dalla stessa Procura.

Assoluzione richiesta per tutti e tre gli imputati dalle difese che ieri è arrivata con formula piena, "perché il fatto non sussiste".

Calemme a margine della sentenza ha affermato :"È stata raggiunta la verità nel processo, un dato per me da sempre scontato. Sono sempre stato tranquillo in tal senso. Ora fornirò insieme al mio legale la documentazione vera dal quale questo processo ha avuto inizio". La sentenza pronunciata ieri mattina stabilisce che non è stato commesso alcun illecito.