Carol, il dolore della madre: "Per me era solo mia figlia"

La donna vive ancora nel Varesotto: "Ciò che dicono gli altri non m’interessa" Il padre dall’Olanda scrive sui social "Per sempre il mio più grande amore"

Carol Maltesi

Carol Maltesi

Sesto Calende (Varese) - La mamma di Carol Maltesi - la 26enne uccisa a Rescladina da Davide Fontana, vicino di casa e una relazione conclusa, fatta a pezzi e poi abbandonata a Borno, nel Bresciano - è una donna devastata dal dolore: "Voglio ricordare mia figlia come la conoscevo io, quello che dicono gli altri non mi interessa" sono le parole affidate al suo avvocato, Manuela Scalia. L’ex impiegata in un negozio di profumeria durante il lockdown era diventata in arte Charlotte Angie, iniziando una nuova avventura professionale: attrice hard. "Carol aveva una famiglia che la amava, anche se mamma e papà erano separati, le volevano bene, la chiamavano principessa" ha precisato l’avvocato. Nel periodo in cui Carol sembrava scomparsa, la madre ha continuato a chiamarla. Ma a risponderle con messaggi era l’assassino della figlia. Si fingeva Carol dicendo di essere a Dubai e di non poter usare il telefono. Ieri pomeriggio il sindaco di Sesto Calende, Giovanni Buzzi, è andato a farle visita.

"È una donna che sta vivendo una tragedia terribile – ha detto il primo cittadino – le ho manifestato la vicinanza di tutta la nostra comunità, assicurandole inoltre la collaborazione e il sostegno dell’Amministrazione comunale nelle incombenze che dovrà affrontare". Con lei c’erano alcuni parenti che non la lasciano sola, la donna è malata. "Ho incontrato una persona che in questo momento per il dolore che sta vivendo ha bisogno di essere rispettata nel desiderio comprensibile di riservatezza, ed è quello che anch’io chiedo per lei e per la famiglia". Anche l’ex compagno di Carol, italo-olandese, ha continuato a chiamarla. E si è insospettito – spiega l’avvocato Scalia – quando nel giorno del compleanno di loro figlio non è arrivata la videochiamata che negli anni non è mai mancata.

L’altra figura maschile della vita di Carol, suo padre, ieri ha ricordato la figlia con poche parole su Facebook: "Per sempre il mio più grande amore, Carol". Frasi - "ti benedica il cielo mia dolce figlia" - scritte da Fabio Maltesi condite da cuori e lacrime. Sui social, si legge che vive ad Amsterdam. Alla sua Carol dedica canzoni come “Tears in Heaven“, lacrime in paradiso, di Eric Clapton, e “Nothing compares to you“, nulla è paragonabile a te, di Chris Cornell. Centinaia, le reazioni e i messaggi degli amici: "Non ci sono parole, ti auguro tutta la potenza e tanta forza Fabio". "Non volevo credere che fosse vero. Ti sono vicina". Antonio di Lallo era un collega della vittima e fa l’art director: "Bellissima ragazza, solare. Quando è venuta in Abruzzo a girare è venuta con quello. Pensavo fosse il suo autista perché l’aveva accompagnata e poi se n’era andato. Sono veramente sconvolto perché alla fine mi ha fatto veramente male. Lei aveva il sorriso in faccia. Era entrata nel mondo del porno perché voleva dare un futuro a suo figlio ".